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Paratici ringrazia la Juve: Vi racconto il momento più bello

04/06/2021 15:04

Paratici ringrazia la Juve: Vi racconto il momento più bello |  Sport e Vai

Per Fabio Paratici è arrivato il momento dei saluti. Non guiderà più il mercato della Juventus, anche se - curiosamente - la sua epurazione arriva al termine di una stagione che il presidente Andrea Agnelli ha appena definito "positiva", con due trofei in bacheca e una qualificazione in Champions centrata all'ultimo respiro. E allora, perché è stato messo alla porta Paratici?

Paratici: Grazie Juve

L'ormai ex ds comincia ringraziando tutti:

"Ringrazio il presidente Andrea Agnelli e la Juve per avermi dato anche quest'ultima occasione, oltre quelle che mi ha dato in tutti questi anni, undici. Sono passate tantissime persone in questo periodo e devo dire grazie a ciascuna di loro. Giocatori, staff, dirigenti, medici, fisioterapisti, autisti, la logistica. Sono stati anni meravigliosi in un club speciale come la Juve. Abbiamo vinto e perso tanto, perché come dice sempre Maldini, solo chi perde tanto può vincere tanto. Essere stato alla Juve è stata una grande fortuna per cui sarò sempre grato. Sono molto contento e orgoglioso di come mi sono comportato, ma al contempo ho ricevuto più di quanto ho dato: passare dalla Juve mi ha reso un professionista e una persona migliore per cultura, disciplina, mentalità vincente e vicinanza di una famiglia che non ti fa mancare nulla. Nei prossimi club in cui lavorerò spero di trovare la stessa passione e lo stesso amore verso quello che si fa. Devo ringraziare soprattutto di aver avuto una totale autonomia: ho potuto osare, sperimentare e lavorare sapendo di contare sempre sulla fiducia di chi era al mio fianco e questa è stata la motivazione più grande per cui non ho mai pensato di interrompere il percorso prima. Ho avuto la fortuna di lavorare in un posto unico al mondo e di poter osservare ogni giorno i giocatori migliori al mondo, mi sono potuto godere alcuni tra i migliori della storia del calcio, eroi come Nedved, Buffon, Ronaldo, Tevez, allenatori che mi hanno insegnato tantissimo come Delneri, Conte, Pirlo, Allegri, Sarri, tra i migliori del mestiere. Per un appassionato di calcio come me, è stata una grandissima occasione e fortuna. Sono riconoscente e grato anche e soprattutto ora che le strade si dividono. Spesso quando una cosa bella finisce pensi che salgano rabbia, rancori e rimpianti: no, a me in questa settimana non è salito niente di tutto ciò. Per questo la Juventus è fatta per renderti migliore, e per questo sono commosso e felice per tutto quello che abbiamo fatti in questi anni insieme".

Paratici e il momento più bello

Quindi sul momento migliore dell'esperienza in bianconero e su un clamoroso scambio mancato:

"Il momento più bello è stato il gol di Borriello a Cesena, di cui c'è pure una foto molto bella. La consapevolezza di cosa abbiamo realizzato coi nove scudetti consecutivi ce l'avremo solo fra dieci anni, guardando all'indietro. Oggi siamo orgogliosi di tutto ciò che abbiamo fatto, non solo le delvittorie sul campo ma di tutte le strutture, dalla Continassa allo stadio, all'hotel, al centro medico, alla scuola internazionale, al museo e poi ai grandi progetti Women e Under 23, che hanno comportato fatica, sacrificio e visione e questo a volte ce lo si dimentica. Lo scambio mancato Dybala-Lukaku? Quando fai il mio lavoro devi considerare tutti gli aspetti ed essere elastico: parti con un'idea ma purtroppo anche chi sta vicino a me dice troppo, succedono intoppi e devi essere pronto a saper cambiare. Poi ci sono dei lati che non possiamo svelare del tutto, che indicano la strada per determinate operazioni. Dybala è un grandissimo giocatore, che ha dato tantissimo alla Juventus e io sono uno dei maggiori responsabili del suo arrivo alla Juve. Arrivò con un anno di serie A all'attivo a Palermo: abbiamo fatto una scommessa molto rischiosa comprandolo a 40 milioni".


Tags: juventus andrea agnelli fabio paratici

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