Paratici: Marotta un maestro, Pogba e Milinkovic non ci interessano

Ora che non c'è più Marotta, a tutte le domande di mercato risponde lui. Fabio Paratici sta vivendo i suoi mesi d'oro: riconosciuto come l'artefice dell'arrivo di Ronaldo ("Abbiamo avuto subito la sensazione che volesse solo la Juventus -e questo è stato un grande vantaggio. Il Real aveva un gentlemen agreement con lui, la nostra proprietà ha dato il via. E così è iniziato tutto") ora è diventata la faccia pubblica della Juve. In occasione del premio Scopigno, ricevuto a Rieti, il dirigente della Juve è autorizzato ora a rispondere in prima persona sulle mosse di mercato e non si tira indietro quando si fanno i nomi di Pogba e Milinkovic-Savic: “Vogliamo molto bene a Paul e siamo legati a lui, ma non ci abbiamo mai pensato e al momento non è nei nostri pensieri". Stesso discorso per il serbo: "Un bravissimo calciatore, ma non abbiamo parlato né con lui né con la Lazio". Poi si parla dell'addio di Marotta: "Per me il dottor Marotta è stato un maestro, un padre putativo. Mi ha insegnato tutto quello che so e dedico a lui questo premio; lo ringrazierò sempre per quello che mi ha insegnato. Se dovesse andare all'Inter? Non sarei sorpreso - ha ammesso - perché è un grande dirigente. Spero sia felice, anche in un altro club italiano: negli ultimi anni è stato il migliore insieme a Galliani. Io per una questione caratteriale mi sono sempre trovato bene a lavorare dietro le quinte, ora qualcosa cambierà. Ma renderò per rendere la Juventus sempre più competitiva".Impossibile non toccare il caso Cristiano Ronaldo per le note vicende extra-campo: "Cristiano è sereno e lo ha dimostrato sabato a Udine. È un professionista eccezionale, un ragazzo ineccepibile dentro e fuori dal campo, nonché una persona impegnata nel sociale: gli abbiamo già mostrato tutto il nostro appoggio".