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Paolillo: Man City non in regola, ma l'Inter deve essere venduta

10/06/2023 19:19

Paolillo: Man City non in regola, ma l'Inter deve essere venduta |  Sport e Vai

Ernesto Paolillo, ai tempi amministratore delegato dell'Inter ai tempi del Triplete, si è concesso ai microfoni di Tuttomercatoweb per una intervista che, ovviamente, non poteva prescindere dalla finale di Champions League contro il Manchester City.

A proposito della squadra di Guardiola, l'ex dirigente interista si è augurato il successo dei nerazzurri perché, anche se la società "non è proprio tra le più virtuose, sarebbe comunque una vittoria del Financial Fair Play". Proprio le regole violate dal club inglese:

È un classico caso di elusione delle norme, dovuto al fatto che la proprietà si confonde con lo sponsor. Quello che quest'ultimo paga viene preso per buono e non considerato eccessivo come dovrebbe essere. Lo stesso ragionamento vale sia per Etihad nel caso del City che per il Qatar in quello del PSG. Servirebbe una regola chiara, ma non è stata messa e non è in animo di metterla, sul dare alle sponsorizzazioni un effettivo valore commerciale.

Limitare l'ingresso dei fondi sovrani nel calcio? È impossibile. E poi dobbiamo parlare chiaro: andrebbe fuori da una logica di bene del calcio. Dei grossi investitori è bene che ci siano, movimentano il mercato.

Paolillo, che ha lodato Marotta ("sono convinto che sia il migliore dirigente sportivo italiano in assoluto"), ne ha però anche per l'attuale gestione dell'Inter:

Sono arrivati diversi milioni [...]. Però non sono sufficienti a coprire il debito che la proprietà ha con Oaktree. Dubito che riesca a ripagare i debiti con questi introiti, semmai aiutano a pagare le rate. Io mi auguro che, acquistando valore sia il brand che i giocatori stessi, questo permetta alla proprietà di vendere meglio. Ma di vendere".

Credo che lo sport sia ormai in mano agli USA, hanno dimostrato di saperne fare un business come in NBA o in NFL. Poi io penso sempre che qualche Paese arabo si impegnerà: prima o poi mi aspetto l'Arabia Saudita, che non spenda solo tanto per avere qualche giocatore blasonato in un campionato povero di talento. La rivalità tra le grandi famiglie arabe c'è e il calcio può beneficiarne. Infine, mi aspetto sempre nuovi fondi internazionali, magari asiatici, che possano investire nel calcio. Credo meno, lo dico chiaramente, all'imprenditoria italiana, che ormai non ha molto da dare al calcio.

 


Tags: inter manchester city ernesto paolillo

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