20/04/2020 08:34
Si sofferma sul caos del taglio degli stipendi Panorama. Nel suo articolo Giovanni Capuano fa il punto squadra per squadra, questi i passaggi principali: "L'accordo capostipite è stato sottoscritto il 28 marzo dalla Juventus: rinuncia a un mese e mezzo di stipendio e spalmatura sulle stagioni successive di altri due e mezzo con risparmio sul bilancio 2019-2020 quantificato in 90 milioni di euro.
Nel Parma i calciatori hanno accettato di rinunciare alla mensilità di marzo: 40 tesserati tra giocatori, staff tecnico, direttore sportivo e collaboratori.
Alla Roma è stato lo spogliatoio a presentare la propria offerta a Pallotta: rinuncia a 4 mensilità di cui una (marzo) definitiva e le altre (aprile, maggio e giugno) eventualmente spalmate sulle prossime stagioni nel caso si dovesse tornare in campo per terminare il campionato in estate. TaRisparmio stimato sul bilancio, esangue, della Roma: circa 50 milioni di euro.
In altre piazze siamo alla fase degli intenti. A fine marzo, ad esempio, i giocatori dell'Inter si sono seduti virtualmente al tavolo con la società per concordare la disponibilità alla riduzione dei compensi in modi e forme da stabilire con calma. Dipenderà dalla ripartenza e dalle esigenze di far quadrare i conti al 30 giugno per Zhang e il gruppo Suning.
Il Cagliari è sulla strada giusta ma il taglio non dovrebbe riguardare marzo bensì il mese di aprile dopo trattativa singola con gli atleti. Altrove si ragiona su tempi e modalità. L'Udinese ha annunciato la scelta dei dirigenti di rinunciare alla busta paga per un mese in attesa dell'accordo con lo spogliatoio. C'è chi, come l'Atalanta, potrebbe derogare dall'idea del 33% in meno effettuando un taglio più soft. Molti preferiscono rinviare al momento in cui si avrà la certezza sul ritorno in campo o meno.".