Palacio gioca dal 1' con l'Inter, il Trenza inizialmente era...la Joya

I rumours lo danno favorito per giocare dal 1' al posto di Destro nel Bologna che stasera affronterà l'Inter. Una scelta chiara di Donadoni che conta sulla voglia dell'ex. Non di fare dispetti, mai sia perchè dell'Inter è ancora innamorato, ma di dimostrare di essere ancora in grado di fare la differenza. Campione serio, Rodrigo, nei suoi 5 anni all'Inter non ha vinto nulla né mai ha avuto la gioia di sentire la musichetta della Champions League. Il giorno dell'addio, lo scorso anno con l'Udinese, i tifosi gli furono riconoscenti con uno striscione: “Hai sempre dimostrato di onorare la nostra maglia. Grazie di tutto Rodrigo Palacio”. E come dar torto ai tifosi interisti? Un campione silenzioso, un uomo riservato ma sempre cordiale e disponibile con tutti. Un giocatore senza atteggiamenti da divo, senza capricci e che si è fatto amare anche senza trofei. Come dimenticare il gol da cineteca contro il Bologna in Coppa Italia, il colpo di tacco che ha deciso un derby della gestione Mazzarri e la memorabile parata (da portiere!) su Carrozza in Coppa Italia contro il Verona. 169 partite con la maglia dell’Inter (come Enrico Candiani e Cristian Chivu), 58 gol e un cuore grande così. Quando Rodrigo arrivò al Genoa, rifiutò la maglia numero 22 in segno di rispetto per Diego Milito. «Il mio soprannome era la Joya, il gioiello, spero di essere all’altezza anche in Italia. L’importante è far bene con la squadra e far divertire il pubblico». Già, prima di Dybala la Joya era lui, poi diventato Trenza, per quel codino che non ha mai tagliato. Aveva promesso di farlo in caso di scudetto, ma quelle forbici non sono mai uscite dal cassetto. Stasera l'Inter farà bene a guardarsi proprio dai silenzi del Trenza, uno che fa rumore solo coi gol.

Stefano Grandi