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Omicidio Ciro Esposito, Gastone: Se non avessi sparato sarei morto

13/01/2015 17:50

Omicidio Ciro Esposito, Gastone: Se non avessi sparato sarei morto |  Sport e Vai

A distanza di più di otto mesi da quel 3 maggio del 2014, quando il tifoso del Napoli Ciro Esposito, prima della finale di coppa Italia tra gli azzurri e la Fiorentina, fu gravemente ferito da un colpo di pistola e successivamente morì, Panorama ha intervistato Daniele De Santis, l’ultrà romanista accusato di omicidio. L’uomo, detto Gastone, parla per la prima volta dopo gli incidenti e nelle anticipazioni diffuse dal settimanale si legge: “Penso sempre a quel giorno e questa è e rimane una tragedia per tutti. Per la famiglia di Ciro e anche per la mia. A volte mi domando: se per salvarmi la vita, oltre alle sofferenze fisiche, devo veder soffrire tanto, non era meglio che mi avessero ammazzato? L’unica cosa che non avrei dovuto fare è stata raccogliere un fumogeno e rilanciarlo verso un pullman parcheggiato sul controviale che chiudeva completamente l’accesso. Improvvisamente sono spuntate almeno 30 persone. Se fosse andata come sostiene chi mi accusa, avrei dovuto sparare al primo che mi capitava, no?". De Santis, invece, racconta di essere fuggito e raggiunto da quelle persone; di avere preso "le prime bastonate e coltellate" e, mentre tentava di chiudere il cancello di accesso all’area dove abitava, "una gamba è rimasta sotto e si è staccata quasi completamente dal corpo. Ho arrancato per qualche metro e li ho avuti ancora addosso. Ero convinto di vivere gli ultimi momenti della mia vita. Se non avessi premuto quel grilletto sarei morto".

Stefano Grandi     


Tags: napoli omicidio de santis gastone ciro esposito

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