Non solo Agnelli nei guai: indagato al-Khelaifi, accuse gravissime

Nasser al-Khelaifi, presidente del Paris Saint-Germain, è stato iscritti nel registro degli indagati per il caso riguardante un uomo d'affari di origine algerina, Tayeb Benabderrahmane, che sarebbe stato rapito, posto sotto sequestro e torturato dopo essere finito in possesso di documenti sensibili riguardanti un caso di corruzione sul Mondiali del 2022 in Qatar. Tre i giudici che indagano sul suo conto e che, dopo alcuni mesi dalla denuncia, hanno deciso di aprire un fascicolo. La vicenda, riportata da L'Équipe, sta avendo una vasta eco in Francia. Ne hanno parlato gli avvocati di Benabderrahmane, Roman Ruiz e Gabriel Vejnar, all'AFP:

"Siamo molto contenti che il vero fascicolo di questa storia sia finalmente indagato dalla giustizia francese".

Il loro assistito ha dichiarato di essere stato arrestato a gennaio 2020 in Qatar, dove si era trasferito alcuni mesi prima per svolgere attività di lobby. Imprigionato per sei messi, torturato e posto ai domiciliari, ha ottenuto la libertà a novembre di quello stesso anno solo dopo aver firmato un accordo di riservatezza e di non divulgazione di documenti "sensibili" su al-Khelaifi. Secondo quanto riportato dall'autorevole quotidiano francese, tra le carte di Benabderrahmane erano comprese informazioni legate all'organizzazione dei Mondiali e all'assegnazione dei diritti televisivi. Nessuna replica, almeno per il momento, da parte del presidente del Psg (e dell'Eca) o dai suoi legali.