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Non simulava Gomez, ma il Var non andava interpellato su gol annullato

02/10/2017 10:46

Non simulava Gomez, ma il Var non andava interpellato su gol annullato |  Sport e Vai

Più di Dybala che sbaglia il rigore decisivo, più di Caldara che non si può ancora definire core 'ngrato ma che comunque cancella tutte le illazioni possibili da bar dello sport, più di Bernardeschi alla sua prima giornata di gloria: in Atalanta-Juventus indiscutibilmente il grande protagonista è stato il Var. Che ha condizionato pesantemente la partita. Il gol annullato a Mandzukic ha condotto la gara su altri binari, ma era giusto intervenire? Il fallo di Lichtsteiner su Gomez c'era, va detto. Molti tifosi, soprattutto sui social, hanno accusato l'attaccante nerazzurro di essere un simulatore. E lo stesso 'Papu' Gomez ha poi risposto pubblicando un'Instagram story. Ferita sulla bocca e... "la gente parla di simulatore". Un messaggio ironico, per dimostrare che il colpo c'è stato. E poco prima, lo stesso calciatore argentino, aveva parlato così dell'episodio: "Se l'arbitro ha visto una gomitata per me doveva espellerlo. Mi ha rotto la bocca, era da espellere. Vedremo se il Var aiuterà di più gli arbitri". Il punto è che in quella situazione di gioco il Var non può entrare in causa. A inizio stagione erano stati elencati i casi in cui la moviola aveva “diritto di parola”: Ecco quindi quando si usa il Var:

  1. Assegnazione di un gol. Il discorso vale nel caso in cui questo sia stato convalidato ma presenti un'irregolarità, ma anche nell'eventualità che non sia stato convalidato (ad esempio per un presunto fallo di mano o un fuorigioco) ingiustamente.

  2. Espulsione di un giocatore. Solo in caso di potenziale episodio da cartellino rosso: ad esempio un fallo giudicato in modo non corretto o un episodio a palla lontana.

  3. Assegnazione calcio di rigore. In questa categoria rientrano i falli commessi in area di rigore, sanzionati sul momento o no.

  4. Scambio di persona sui cartellini. Cioè quando un arbitro ammonisce o espelle un giocatore confondendolo per un altro

Trai casi che non rientrano nella categoria "quando si usa il Var" ci sono i falli non commessi in area di rigore, se questi non saranno giudicati da espulsione. La motivazione è semplice: tenerne conto significherebbe interrompere troppe volte le azioni e, di conseguenza, snaturare il gioco. Ed è esattamente quello di cui si è lamentato ieri Allegri: “Ho una mia idea: non deve essere usato su episodi soggettivi ma solo su quelli oggettivi perché a marzo quando conterà di più le partite possono durare anche 4 ore. Dipende cosa si vuol fare del calcio: se andare verso fair play o se continuare a interrompere le partite e far sì che durino di più. Ci hanno detto che la Var veniva usata una volta a partita. Nelle prime due giornate in ogni partita c'erano 4 episodi di Varl. Poi l'hanno tolta, poi l'hanno rimessa. Per lor diventa un problema perchè quando si arriva  a marzo e le partite contano, i punti diventerà un problema anche per loro gestire. Mi sembra che se usata bene farà del bene al calcio. Hanno spostato il problema, che non esiste: se ci sono gli arbitri, arbitrano, sbagliano o non sbagliano, fischiano, nessuno ha mai brontolato. ma da lì l'hanno spostato su un quadro. Non è che alla televisione decide la televisione, ma c'è sempre uno che decide. Era molto più semplice mettere altri due assistenti di porta. Nel basket Usa c'è  l'arbitro è sotto canestro e l'arbitro fuori area. Se mettiamo due assistenti, uno da una parte e uno dall'altra, l'arbitro gestisce la zona centrale dell'area, gli altri due le zone laterali. Togliendo gli assistenti di porta decide comunque il Var e lì sono episodi soggettivi. E per il calcio, per lo sport non va bene. Perchè altrimenti bisogna mettere i falli intenzionali, il gioco effettivo, Diventa come il baseball in America, si sta dieci ore allo stadio, si mangiano le noccioline, si fa un'azione ogni quarto d'ora. Ma non è per gli episodi di stasera, quando venne Rosetti io dissi che ero dubbioso perchè va usata su situazione oggettive non soggettive".

Stefano Grandi

 


Tags: juventus allegri gomez

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