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Nela, combatto ancora contro il cancro: sono 9 anni ormai

15/02/2022 14:30

Nela, combatto ancora contro il cancro: sono 9 anni ormai |  Sport e Vai

Intervistato da Il Messaggero, l'ex giocatore della Roma, Sebino Nela si confessa e racconta la battaglia ormai quasi decennale contro il cancro:

Sto bene, non posso lamentarmi. Nove anni di lotta con la malattia, ma ora è tutto ok. Certo, non nascondo che quando devo fare i controlli, la settimana precedente non sono serenissimo. Il cancro, questa è la parolo giusta, ti cambia la vita. Cambia le priorità e la percezione delle cose. Accetta tutto il futile, comprese le arrabbiature quotidiane per cose irrilevanti. Affronto la malattia con tutto me stesso, sempre aggrappato alla vita e agli affetti, ma consapevole che, spesso, essere forti contro un avversario durissimo come questo, non basta.

Poi, sul Covid:

Il virus ha reso ancora più difficile la vita ai malati di cancro. Per due anni si è parlato solo di Covid, ma la gente ha continuato a morire di cancro e altre patologie. La sanità italiana doveva fare di più. Vaccino? Io ho fatto le tre dosi e credo nella scienza che mi ha salvato la vita, ma mi chiamo furoi da questa "rissa", soprattutto mediatica. Credo che lo show sulle malattie non sia accettabile. Si produce solo disinformazione e si alimenta l'ignoranza, che è una cosa grave. Sono per il confronto: parliamo con i telabani e non riusciamo a confrontarci suoi vaccini?

Poi, sul futuro e sulla voglia di rimettersi in gioco, Nela rivela:

Mi piacerebbe occuparmi di calcio in modo serio, con un incarico di responsabilità in cui mettere a disposizione il bagaglio di una vita. Ho ricevuto diverse promesse non mantenute. Chiamavano, poi sparivano.

Sui trascorsi alla Roma, Nela spiega:

La sconfitta che fa più male non è la finale di Coppa dei Campioni con il Liverpool, ma la gara con il Lecce, una follia contro una retrocessa e dopo essere andanti in vantaggio. La gara con il Liverpool fu dura da digerire perché era l'occasione irripetibile di vincere una finale in casa. Da dove nasceva quel ciclo? Da un presidente illuminato, un ottimo allenatore, una squadra di grandi giocatori, un grandissimo capitano.

Tornando al recente passato e al presente, Nela dice la sua sugli ultimi anni della Roma:

Con Pallotta, a Roma sono passati fior di giocatori, ma sono stati rivenduti. La Roma avrebbe potuto vincere una Champions tenendo i migliori, ma quando vivi sull'import export, ottenere risultati è dura. I Friedkin non parlano mai, ma questa è la loro strategia da quando sono arrivati. Si sono fidati e affidati alle straordinarie doti di un grandissimo comunicatore come Mourinho

Poi, una chiusura riprendendo il titolo del suo libro Il vento in faccia:

Il vento mi accompagna sempre. Qualche volta si placa, quasi un refolo. All'improvviso si rialza e mentre sale, ti aspetti la tempesta. È la mia vita.


Tags: Roma malattia Nela

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