Nazionale, tiraggiro, Mondiali e rinnovo col Napoli: Insigne racconta tutto

La vittoria degli Europei, la sconfitta con la Spagna in Nations League, il futuro sia a livello di nazionale - l'anno prossimo ci sono i Mondiali, a cui però bisogna prima qualificarsi - che di club, con la querelle rinnovo ancora tutta da risolvere col Napoli: parla di tutto Lorenzo Insigne, in collegamento da Coverciano col Festival dello Sport di Trento.

Insigne e la nazionale

Si parte dal ko con la Spagna e dal ricordo della fantastica avventura a Euro 2020:

"Dispiace a tutti non aver vinto mercoledì, ma non possiamo buttarci giù visto che tra due giorni abbiamo un’altra partita. Dobbiamo mantenere l’entusiasmo alto, avere sempre il sorriso. Dispiace non aver vinto ma stiamo lavorando per fare una grande prestazione domenica. Gli Europei? L'esordio con la Turchia è stata una grandissima emozione, per noi è stata una grandissima responsabilità, ma eravamo consapevoli della nostra forza. Dopo la finale eravamo a piangere io, Immobile e Verratti. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto, ma ora dobbiamo fare meglio. Dal primo giorno tutti ridevamo e facevamo scherzi, l’unico che non conosceva la canzone delle polpette era Chiellini, adesso la conosce pure lui. La ascoltiamo ancora adesso quella canzone. L'Austria? Il mister ce l'aveva detto che era una partita difficilissima, erano aggressivi e correvano tanto. Quando abbiamo preso il gol ci è crollato il mondo addosso, fortunatamente era in fuorigioco, ci siamo un po’ liberati. Siamo stati fortunati a passare il turno, ci ha permesso di continuare il percorso".

Quindi l'infortunio di Spinazzola e il mito del 'tiraggiro':

"Spina ha lasciato un grande ricordo, è stato sempre vicino a noi, un giocatore fondamentale. Giocando con lui dietro ero molto più sereno perchè anche se non tornavo, lui mi copriva. È stato duro reagire al suo infortunio, ma è stato vicino a noi e l’abbiamo ripagato con la vittoria. La Spagna? Fossi stato in campo mi sarei preso la responsabilità ai rigori. Poi abbiamo un grande portiere. Di rigori Ne abbiamo sbagliati due in finale, lui ne ha parati tre. È stata la nostra fortuna avere Gigio in porta. Il tiraggiro? Non è mio, è di Del Piero. Qualche volta il mister mi diceva di tirare sul primo palo, dove i portieri non se l'aspettano. Migliorerò, ma non ne posso fare a meno. Quando siamo tornati a Roma era tardi, il giro col pullman è stato unico. Ancora oggi ho le lacrime agli occhi, la pelle d'oca".

Insigne e il rinnovo

Infine sul Napoli:

"Fabian Ruiz mi ha chiesto di dedicargli il gol, era dispiaciuto di non essere stato convocato nella Spagna. Mondiale con la maglia del Napoli? Ho un contratto, ma voglio rimanere concentrato sul campo e basta. C’è il mio agente che sta parlando con il presidente, non è facile ma voglio rimanere sereno".