Napoli, tutti i retroscena sulla notte dell'ammutinamento

Alla vigilia della decisiva sfida di Champions contro il Genk e mentre si moltiplicano le voci sul prossimo addio di Ancelotti a prescindere dal risultato del San Paolo (De Laurentiis vorrebbe le dimissioni ma è pronto anche ad esonerarlo) emergono nuovi dettagli sulla celeberrima notte dell'ammutinamento della squadra, quando tutti i giocatori si rifiutarono di andare in ritiro più di un mese fa dopo la gara col Salisburgo. Su Il Mattino e sul Corriere dello sport emergono nuovi retroscena. La prima notizia è quella di una mail inviata da Cristiano Giuntoli alla squadra la mattina del 3 novembre (prima dunque dell’annuncio via radio di Aurelio De Laurentiis, avvenuto il 4 novembre attraverso la radio ufficiale) nella quale si esponevano i motivi della decisione. “In ragione di un imminente ciclo impegnativo, nel quale il Napoli avrebbe dovuto affrontare impegni decisivi per le sorti della stagione” vi era scritto nella mail, passaggio chiave perché evidenzierebbe la natura non punitiva del ritiro. La comunicazione dell’invio della mail era stata poi affidata al team manager De Matteis, per consentire alla squadra di organizzarsi. La squadra la prese male e dopo la partita “in persona del capitano, ricevute le informazioni di carattere logistico per raggiungere il ritiro, comunicavano l'indisponibilità dell'intera rosa a pernottare”. Si sarebbe poi accesa una lunga discussione, con Giuntoli ed Anceloti che avrebbero provato a convincere la squadra ad ottemperare al provvedimento del club, con il direttore sportivo che aveva già fatto presente ai calciatori che ‘si stavano rendendo responsabili di una grave ed inaccettabile violazione contrattuale”. Il primo ad andare via fu Mertens, spiega Il Mattino, che accuso così Giuntoli: “Non ci aiuti, non ci tuteli col presidente”. A questo punto entra in scena il vice-presidente Edo De Laurentiis, che provò ad intimare alla squadra di rispettare la direttiva del club, ricordando che c’erano dei premi economici stanziati a loro favore, a quel punto Allan si alzò, inveendo contro il vice-presidente, rissa evitata solo perchè fu fermato da alcuni compagni. Il quotidiano attribuisce questo virgolettato ad Allan: “I centomila euro te e tuo padre ve li potete mettere…”.