Napoli: Piange il San Paolo, presenze allo stadio in calo del 22,3%

I risultati, specie in questa parte finale dell'anno, stanno arrivando ma tra il Napoli e i tifosi una piccola crisi c'è stata, almeno a giudicare dalle presenze al San Paolo. Secondo i dati diffusi nell'ultimo report dell'Osservatorio del Calcio Italiano. La media di presenze a Fuorigrotta è stata di 30.144, un dato che se altrove potrebbe essere festeggiato con entusiasmo, stona invece con il tradizionale calore del tifo napoletano. La percentuale di spettatori è superiore ad esempio a quella della Roma (28.910) e a quella media della serie A (21.833, ma si registra una flessione dell'1.7% rispetto il dato finale dello scorso campionato 22.221) ma fa riflettere il segno meno rispetto alla passata stagione. Al San Paolo quest'anno c'è stato un -22.3% al San Paolo.In assoluto in serie A si tratta del peggior dato registrato nell'ultimo quinquennio: -1.1% rispetto al 2014/15, -7.1% rispetto al campionato 2013/14, addirittura -11.4% rispetto alla stagione 2012/13. Il San Paolo era abituato dal canto suo a fare la parte del leone ma cede il passo: l'Inter conferma il primato degli spettatori durante le gare casalinghe (43.595) anche se il dato registra una flessione del 4.3% se rapportato all'equivalente dello scorso campionato. In seconda posizione i cugini del Milan che in casa collezionano una media presenze pari a 42.501 facendo registrare un incremento del 12.3% rispetto alla passata stagione. Aumentano gli spettatori anche durante gli incontri interni della Juventus (40.122, terzo miglior dato della Serie A, +3.8% sul campionato 2015/16). Spettatori in flessione anche per Fiorentina (26.031, -9.4%), Genoa (21.169, -0.9%), Sampdoria (20.362, -7.3%) e Lazio (19.456, -7.5%). Il derby di Milano (Milan-Inter) detiene il primato di match con il maggior numero di presenze allo stadio (77.882). A seguire l'incontro Inter-Juventus (76.484) e Napoli-Sassuolo (49.490). Che il maggior numero di spettatori a Fuorigrotta si sia registrato per una partita non di cartello e per giunta di lunedì alle 19 fa riflettere: quel giorno i prezzi erano assai popolari.

Stefano Grandi