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Napoli: Per Sarri è l'ora delle staffette, Giaccherini e Rog chiedono spazio

11/01/2017 10:22

Napoli: Per Sarri è l'ora delle staffette, Giaccherini e Rog chiedono spazio |  Sport e Vai

NAPOLI SARRI GIACCHERINI -

Sicuramente non è da queste partite che si possono trarre intuizioni geniali ma anche il 3-1 in Coppa Italia allo Spezia ha aggiunto elementi importanti al Napoli di Sarri e mandato segnali incoraggianti da non sottovalutare per il resto della stagione. L'eurogol di Giaccherini e le giocate di Rog sono ad esempio due squarci di luce che possono indirizzare l'attuale tecnico su una strada differente da quella sinora sempre tracciata, sotto il profilo della gestione della rosa. Sarri non è allenatore che si lascia impressionare dai colpi in coppa contro squadre inferiori: lo dimostra l'atteggiamento avuto nella passata stagione quando a tanti azzurri (e si pensi a Chalobah) non bastò emergere in Europa League per conquistare spazio in campionato, per cui aver brillato contro lo Spezia non costituisce ancora un merito acquisito del tutto, ma chiudere gli occhi sarebbe sbagliato.

NAPOLI SARRI GIACCHERINI STAFFETTA – Le indicazioni fornite dalla gara di Coppa Italia possono e devono essere utili. La gara ha detto che Giaccherini è un elemento prezioso e la sua duttilità (può giocare interno al posto di Allan, può giocare su entrambe le fasce) deve essere sfruttata di più sia per far rifiatare Callejon sia soprattutto per valorizzare le sue caratteristiche. Se proprio non piace la parola turnover, cui da sempre è allergico Sarri, chiamiamola staffetta ma alternare le tante perle della collana azzurra appare sempre più improcrastinabile. Visto Rog? Non avremo mai la controprova che anche nei mesi scorsi fosse pronto ma ora lo è, e soprattutto ha dimostrato di avere colpi e tecnica tali da far cambiare idea allo stesso Sarri che lo considerava (probabilmente a torto) solo un mediano. Per la velocità e la progressione l'impressione è che possa essere lui il vero vice-Callejon, ancor più di Giaccherini che rende meglio a sinistra. Così come la crescita di Zielinski è innegabile: il polacco senza Hamsik rende meglio perchè è più libero di agire nella zona offensiva, anche in questo caso non suoni come una bestemmia la parola staffetta. Più che farli giocare insieme (cosa che spesso mette in difficoltà la difesa) Hamsik e Zielinski possono alternarsi, anche a gara in corso se necessario. I grandi allenatori giocano sempre in 14 non in 11 e non necessariamente perchè si debba riaggiustare un risultato o recuperare.

NAPOLI SARRI GIACCHERINI GABBIADINI- Se dunque in tutti i reparti (anche la prova di Maksimovic conforta, la lunga assenza di Koulibaly potrebbe essere meno dolorosa del previsto) c'è grande abbondanza (che consentirebbe anche variazioni più sostanziali ai moduli e alla maniera di interpretare le gare per non correre i rischi di andare in difficoltà al primo serio introppo o quando la condizione atletica per reggere certi ritmi è in calo) sta a Sarri saper fare le scelte giuste di volta in volta. Allegri dice chiaramente che nella sua Juventus può andare in panchina anche Higuain e valga questo come regola per lo stesso Napoli. Inutile invece piangere sul latte versato per Gabbiadini: tre gol in tre partite dicono solo che lui i gol li ha sempre fatti e che se fosse stato gestito meglio ed aiutato di più avrebbe continuato a farli anche a Napoli ma ormai è tardi per i rimpianti. C'è Pavoletti che ha doti certe e ci sarà Milik che ha dimostrato il suo valore e può ancora crescere. Ma anche per i due “nuovi” bomber servirà l'intelligenza dell'allenatore per non fare “figli e figliastri” e dare spazio a tutti quelli che lo meritano.

Stefano Grandi

 


Tags: napoli staffetta Giaccherini sarri

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