Napoli penalizzato da anticipi, poco tempo per preparare Champions

No, così non va troppo bene. Ufficialmente non lo ha detto ma è probabile che Sarri lo avrà pensato dopo aver spulciato con attenzione tutti gli anticipi e posticipi disposti dalla Lega per il suo Napoli. Che sarebbe stato un tour de force fino a dicembre lo si sapeva, visto che ci sono due turni infrasettimanali e sei gare di Champions League ma qualche nota stonata c'è, proprio in considerazione del tempo ridotto che gli azzurri avranno per preparare le gare europee. Il primo intoppo subito, alla ripresa dopo la sosta. Bologna-Napoli si giocherà domenica sera 10 settembre alle 20.45: se da un lato Sarri preferisce in questo periodo dell'anno giocare la sera anziché alle 15, sarebbe stato meglio l'anticipo al sabato visto che il mercoledì successivo, 13 settembre, c'è la temibile trasferta di Champions in Ucraina con lo Shakhtar. In pratica un giorno e mezzo per preparare la gara, ma il peggio deve ancora venire. C'è un trittico pesante (ma inevitabile) a fine settembre con Lazio-Napoli di sera mercoledì 20, Spal-Napoli di sabato alle 18 e Napoli-Feyenoord di martedì 26 per la Champions. La vera penalizzazione per gli azzurri è a ottobre quando, dopo un'altra sosta per le nazionali, si gioca Roma-Napoli di sabato sera (interrompendo la tradizione di giocare di pomeriggio per motivi di ordine pubblico) quando il martedì successivo c'è City-Napoli in trasferta che potrebbe essere decisivo per il passaggio di turno in Champions. Più logico sarebbe stato l'anticipo al venerdì pomeriggio, o al massimo al sabato alle 15. Invece l'unica gara che il Napoli giocherà di venerdì sarà quella con la Juventus del 1 dicembre, quando però l'impegno Champions successivo è di mercoledì (col Feyenoord). Niente anticipo al venerdì invece per Napoli-Milan, che si giocherà di sabato sera nonostante il martedì in Champions ci sia lo Shakhtar. In pratica la squadra di Sarri sarà costretta a preparare le partite di coppa sempre un po' in affanno, quando sarebbe bastata qualche piccola accortenza per evitare di rimanere affogati.

Stefano Grandi