Napoli: Maran teme di perdere Inglese a gennaio ma c'è chi rimpiange Zapata

Il primo pensiero di tanti tifosi del Napoli, alla notizia del brutto infortunio di Milik che domani potrebbe essere operato (si parla di rottura del crociato ma la diagnosi non è ancora confermata) è stato: facciamo venire a gennaio Inglese. Il bomber del Chievo è stato bloccato questa estate da De Laurentiis che lo ha lasciato a Verona per un anno ma c'è una clausola che gli consente di farlo venire a Napoli alla riapertura del mercato invernale. Inglese proprio oggi ha segnato il primo dei due gol del Chievo a Cagliari e quando al tecnico Rolando Maran, è stata prospettata l'ipotesi, ha risposto così: "Perdere Inglese a gennaio? Speriamo che Milik non abbia nulla di grave, così stiamo tutti più tranquilli". A Napoli però c'è chi invece rimpiange di non aver trattenuto un bomber già in casa, quel Duvan Zapata decisivo nel successo della Samp sul Milan. Il colombiano ha vissuto la sua cessione come una liberazione e parlando alle tv ha detto: “Sognavo da quando sono arrivato qua un giorno così. Cristian Zapata è anche mio cugino: è stato un bel confronto con un grande difensore. Conosce le mie caratteristiche. Piano piano sto trovando la mia condizione, devo avere un po' di pazienza, con l'andare delle partite mi sentirò meglio. Voglio fare più gol dell'anno scorso, vediamo. L'ho detto dal primo giorno che sono arrivato che avrei messo il cuore, spero di continuare così. Quando sono arrivato ho sfruttato la sosta e ho avuto molto tempo per prepararmi bene e capire quello che vuole il mister. Il gol lo dedico a me, alla mia famiglia e a chi mi è sempre stato accanto nei brutti due mesi che ho passato a Napoli, a tutti gli amici". Anche il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, è tornato sull'acquisto del bomber spiegando: “Su Zapata ho lavorato dieci giorni, ho rotto le scatole ad Aurelio che è uno tosto. Me lo aveva offerto a giugno ma non lo volevamo. Lui voleva Schick, poi però non lo poteva avere. Lui è un imperatore, vuole avere tutto per lui”.

Stefano Grandi