Napoli, le tre spine di Spalletti per la rosa azzurra

De Laurentiis l'aveva annunciato già qualche giorno fa: ci saranno parecchie novità nel Napoli e l'addio di Insigne (cui faranno presto seguito quelli di Ghoulam e Malcuit) non è stato che l'antipasto di una piccola rivoluzione che toccherè il club azzurro. Ieri c'è stato un summit di mercato tra Spalletti, il presidente e l'ad Chiavelli e sono stati affrontati i temi principali e le direttive da seguire. Tre le spine che tormentano il tecnico del Napoli. Le prime due sono legate ai possibili addii di due giocatori che considera indispensabili. Il primo è Koulibaly

Ieri De Laurentiis ha usato per il difensore quasi le stesse parole che disse l'anno scorso per Insigne, quasi preannunciando il mancato rinnovo:

Koulibaly è un simbolo del Napoli, ma deve essere lui a decidere il suo futuro. Ci auguriamo che il senegalese resti, ma non possiamo obbligarlo. Ognuno ha la propria dignità e le proprie esigenze, noi abbiamo profondo rispetto per tutti.

Tradotto: o accetta di tagliarsi lo stipendio, che attualmente è di 6 milioni di euro, o è sul mercato ma servono 40 milioni (piace al Barcellona) a costo di perderlo a parametro zero nel 2023.

L'altra spina è...Ospina. Manca l'accordo per il rinnovo, le parti sono lontane mentre il Real Madrid di Ancelotti lo prenderebbe gratis accontentandone le richieste economiche, Infine Olivera. Il terzino sembrava a un passo ma la trattativa col Getafe  si è un po’ complicata.

Il presidente Angel Torres gioca a creare l’asta, sfruttando la clausola rescissoria di 20 milioni e soprattutto l’interesse del Benfica. Il Napoli ha offerto 12 milioni più 1 di bonus e c’è distanza anche sulle modalità di pagamento. Al momento la trattativa è in standby, servirà un ulteriore sforzo per poter arrivare al terzino mancino