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Napoli: le ragioni di un ko che pesa

04/04/2016 11:58

Napoli: le ragioni di un ko che pesa |  Sport e Vai

Addio scudetto. Il Napoli sprofonda ad Udine e dice addio ai sogni di gloria. A mente fredda, si può provare a ragionare con maggiore serenità sulle ragioni di un ko che pesa e non poco, pur nell'arco di un campionato più che soddisfacente. Subito dopo la partita sui social e sugli organi d'informazione si sono succedute svariate analisi sulla disfatta non solo da parte di tifosi, ma anche di giornalisti. Analisi condivise in parte dallo stesso Sarri. Eccole, nell'ordine: 1) Colpa di Irrati. 2) Colpa del calendario. 3) Colpa dell'Udinese che ha giocato con grinta mentre con la Juventus s'è scansata. 4) Colpa della sosta delle nazionali. 5) Colpa dell'orario d'inizio della partita. 6) Colpa del Palazzo che non vuole bene al Napoli. 7) Colpa del caso Mediaset. 8) Colpa del nervosismo di Higuain per le voci gossip in Argentina
Scusatemi ma da questo alluvionesco piagnisteo mi dissocio. Sono il primo a gridare allo scandalo sulla disparità di trattamento riservato al Napoli sui grandi media, sullo scarso peso politico (eufemismo) di De Laurentiis, sul fatto che spesso si è dovuto fare i conti con arbitraggi scandalosi: ma ad Udine no. Gridare al campionato falsato, allo scandalo, al complotto dopo un disastro come quello della Dacia Arena dà fiato soltanto a chi accusa i napoletani di vittimismo ad oltranza. Purtroppo i due rigori dati all'Udinese erano netti. E Sarri è stato espulso perché aveva sbroccato dopo il secondo - evidente - rigore, un'ora prima del rosso ad Higuain (questo sì, opinabile, ma giunto sul 3-1 a 15' dalla fine). Irrati, che dopo aver sospeso Lazio-Napoli per i cori su Koulibaly per svariati commentatori era il miglior arbitro del mondo, l'unico non asservito alle logiche di potere, è diventato improvvisamente un servo del Palazzo, una pedina del sistema inviata scientificamente a dar fastidio. Mah. Meglio sorvolare, invece, sulle questioni riguardanti calendario, orario, soste: occorre far sapere a Sarri che col Napoli in Champions il prossimo anno molto spesso giocherà il sabato alle 18, in penombra, che sempre più spesso le big - tra cui il Napoli - saranno impegnate la domenica alle 12.30 (vanno in prima serata in Cina, in Giappone e in tutta l'Asia, dove oggi girano molti più soldi rispetto al Sudamerica e al resto d'Europa) e che il calendario delle nazionali, così com'è, non cambierà fino al 2024, anzi l'Uefa ha varato una nuova competizione, la Lega delle Nazioni, per eliminare le amichevoli e dar modo di giocare sempre incontri ufficiali, dunque che contano. Giocare ogni domenica alle 20.45 senza infrasettimanali, senza coppe, senza altri impegni non è possibile, anche se per il tecnico del Napoli sembra essere l'unico modo per esprimersi sempre al massimo. 
Purtroppo la vera ragione di fondo della disfatta friulana, a mio giudizio, sta nella scarsa maturità di società, allenatore ed anche giocatori. La chiave di volta del 3-1 di Udine è semplice: senza Reina è il Napoli di Benitez, in più Sarri ha sbagliato formazione. Tutto qui. Prima o poi si sarebbe arrivati al 'redde rationem'. Non si può vincere uno scudetto se la società non esiste, se invece di pensare a potenziare il centro sportivo, le strutture, il settore giovanile, la comunicazione, a lavorare politicamente per cercare di contare di più in Lega, o a portare a gennaio giocatori in grado di completare la rosa, i dirigenti (quei pochi a libro paga) si occupano di leggere i giornali, guardare le tv - nazionali e locali - e setacciare articoli o servizi che "destabilizzano l'ambiente". Ma destabilizzano che? L'umore dei tifosi forse, non certo quello di allenatore e squadra. E se allenatore e squadra si fanno destabilizzare da articoli, servizi di mercato sgraditi o giudizi taglienti di qualche commentatore su qualcuna delle innumerevoli emittenti regionali che si occupano quotidianamente del Napoli, beh allora il problema è serio. Già, l'allenatore: con Ghoulam reduce da due gare da titolare in nazionale, Hamsik ed Insigne evidentemente spompati, perché non provare altre soluzioni? Ci sono altri buoni giocatori in rosa, perché non utilizzarli qualche volta dall'inizio? No. Scelte tecniche mai: si cambia solo per infortuni o squalifiche. Sempre. Può andar bene 99 volte, ma alla centesima andrà tutto male: Udine. Quanto ad Higuain, il secondo giallo era eccessivo ma la reazione pure lo è stata. E se alla Juventus, giusto per fare un nome, è sempre concessa una piccola attenuante (Bonucci non ha aggredito, ha solo appoggiato la testa sull'arbitro; Zaza ha insultato ma era lontano; Chiellini è rabbioso ma non offende mai il direttore di gara) se hai la maglia del Napoli addosso ti stroncano subito, senza se e senza ma. Lo sanno tutti, è sempre stato così, piaccia o no. I professionisti dovrebbero comportarsi di conseguenza.
Infine, c'è una cosa che va sottolineata: il Napoli ed il suo meccanismo perfetto sono stati ridicolizzati da un tecnico, De Canio, che fino a poche settimane fa si alternava come opinionista in vari programmi locali dedicati agli azzurri. Non oso immaginare se fosse successo l'anno scorso cosa avrei letto, quanta virulenza nei giudizi e nelle espressioni ci sarebbe stata nei confronti del trainer partenopeo dell'epoca. Il problema è che non se ne può più del partito di questi, di quegli altri, delle fazioni, dei rafaeliti, dei sarriani della prima ora, del carro dei vincitori, dei mazzarriani, dei presidenziali, degli antiaureliani, di quelli che l'avevano detto subito, di quelli che non ci credevano ma poi si sono ricreduti: esiste il Napoli, punto e basta. E ad Udine non ha certo perso per l'arbitro. 

Rino Dazzo


Tags: udinese napoli scudetto higuain Maurizio Sarri

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6 Sassuolo Sassuolo 38 16 13 9 61
7 Milan Milan 38 15 12 11 57
8 Lazio Lazio 38 15 8 15 53
9 Chievo Chievo 38 13 11 14 50
10 Torino Torino 38 13 8 17 47
11 Empoli Empoli 38 12 10 16 46
12 Genoa Genoa 38 13 7 18 46
13 Atalanta Atalanta 38 11 12 15 45
14 Bologna Bologna 38 11 9 18 42
15 Sampdoria Sampdoria 38 10 10 18 40
16 Udinese Udinese 38 10 9 19 39
17 Palermo Palermo 38 10 9 19 39
18 Carpi Carpi 38 9 11 18 38
19 Frosinone Frosinone 38 8 7 23 31
20 Verona Verona 38 5 13 20 28
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