Napoli, la benedizione di cardinal Sepe: Ho un sogno, è l'anno buono

“Sposa bagnata, sposa fortunata, squadra bagnata squadra fortunata”. Così il cardinale Crescenzio Sepe si è rivolto al Napoli nell'omelia della messa celebrata oggi nel ritiro di Dimaro: Abbiamo un sogno che può essere realizzato quest'anno. Ci ho riflettuto: il nostro caro presidente De Laurentiis ha preso questa squadra dalla C e l'ha portata prima in B, poi in A e poi l'ha resa una squadra nazionale e internazionale. Ora ci manca solo la ciliegina sulla torta: presidè, ci offra non solo la torta di una squadra meravigliosa ma ci metta anche la ciliegina...Ai campioni, guidati da uno straordinario e unico allenatore – e dico al presidente non lo faccia mai andar via, Sarri è un napoletano ed è un grande, è stato l'unico a fare un gioco che tutti ci invidiano e che nessuno ha saputo rifare – dico che il sogno serve: lo diceva anche Martin Luther King, i have a dream. Senza sogni l'uomo non esiste. Bisogna manifestare la voglia di perfezionarsi. Per questo sogno abbiamo bisogno della fede ma non dico la fede cattolica. Ai nostri campioni dico: dovete credere in voi stessi, nella forza e nella potenza del vostro essere campioni. Credeteci anche quando avete la febbre. Se credete nelle vostre potenzialità conquistarete non solo l'Italia ma il mondo. Dovete poi credere alla società, all'allenatore, ai chi vi circonda di affetto, a questa straordinaria tifoseria che non vi lascerà mai soli. Vi sosterrà sempre. Camminerà con voi. Il terzo credo è quello di qualcuno che è al di là delle nostre forze e capacità che ci può far superare tutti gli ostacoli. Una forza che non si vede, che non si sente ma c'è, è quella del Signore che ci accompagna sempre quando dobbiamo superare le difficoltà. Con l'aiuto di Dio vi dico in bocca al lupo, auguri”. Sepe ha concluso poi con il tradizionale augurio: “''A Maronna v'accumpagne”.

Stefano Grandi