Napoli e la terapia del sorriso, con Ancelotti non ci sono più scontenti

Prendete una foto dello spogliatoio del Napoli dello scorso anno e confrontatela con una scattata in questi giorni. Se i volti nuovi sono relativamente pochi, la differenza resta però enorme, ed è nelle espressioni dei giocatori. Ai tempi di Sarri c'erano volti concentrati e sereni a metà, l'altra metà o quasi era composta da scontenti perchè non giocavano mai. Ora è cambiato tutto, nessuno scontento grazie alla formula di Ancelotti, che sta dando spazio a tutti. Una terapia del sorriso che consente anche ai big di non mugugnare se non giocano dall'inizio o se vengono richiamati in anticipo: i cosiddetti titolarissimi arrivano più lucidi e freschi e le cosiddette seconde linee si sentono parte di un progetto. Così se in passato ci sono stati i casi di Strinic, Gabbiadini, Pavoletti, Giaccherini e tanti altri che sono dovuti andar via da Napoli per giocare o di altri come Rog, Diawara, Ounas, lo stesso Zielinski che avevano perso il sorriso ora tutti sono sulla stessa barca. Può giocare Maksimovic, che aveva preferito il freddo della Russia alla panchina al sole di Napoli come Luperto. Assieme alle strategie di Ancelotti è questa la forza del nuovo Napoli che anche oggi col Sassuolo mescola carte e uomini alla ricerca della sesta vittoria in campionato. Il rischio è quello di avere ancora nella testa (più che nelle gambe, perchè ci sarà un turnover intelligente) l'euforia da Champions. Saper saltare dal Liverpool al Sassuolo è la cartina di tornasole per giudicare la maturità di una squadra ed è quello che chiede Ancelotti ai suoi. Tra i pali può tornare Karnezis, in difesa si rivede Hysaj a sinistra (Luperto è out, Mario Rui squalificato), Malcuit a destra con al centro Maksimovic ed uno tra Koulibaly ed Albiol. A centrocampo il rebus resta, scalpitano Rog e Diawara (Allan dovrebbe riposare così come Callejon e forse Hamsik) così come davanti la certezza sembra Mertens con ballottaggio Insigne-Milik.