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Napoli, devi dimenticare l'odio per Higuain e coccolare i tuoi gioielli

27/01/2017 11:28

Napoli, devi dimenticare l'odio per Higuain e coccolare i tuoi gioielli  |  Sport e Vai

NAPOLI HIGUAIN –

Se è vero che chi ama non dimentica, la frase che il Pampa Sosa fece scrivere sulla sua t-shirt in omaggio a Maradona quando in serie C indossò la maglia numero 10 - che fu di Diego e di nessuno più sarà – è anche vero che chi odia non dimentica. E per un argentino da celebrare all'infinito, ce n'è un altro che non smette di ossessionare Napoli. Gonzalo Higuain è ancora una ferita aperta per i tifosi azzurri, che soffrono quando lo vedono esultare con i colori della Juventus, che gioiscono due volte per le sue (rare) sconfitte, che storcono la bocca quando ne sentono le interviste, sempre pronti a rimarcarne la distanza da quella Napoli che fu sua e che oggi non può più vederlo. E' bastato dare un occhio al calendario, che proporrà ad aprile per due volte (in coppa Italia e in campionato) Napoli-Juventus al San Paolo per riaccendere rancori mai sopiti. Pronti flash-mob, contestazioni, striscioni: un'accoglienza a dir poco ostile per quel centravanti che ha trascinato il Napoli a successi importanti in questi tre anni regalando gioie e vittorie. Dimenticato l'amore: un giorno all'improvviso Napoli si disamorò di lui.

NAPOLI HIGUAINJUVENTUS – Scegliere la Juventus è stata la colpa del Pipita, ancor più che lasciare Napoli. Uno schiaffo che Napoli non riesce ancora a digerire. In passato i tifosi azzurri hanno quasi sempre preso di mira chi ha “tradito”, è successo per citare solo gli ultimi esempi con Cavani, fischiatissimo al San Paolo in un'amichevole col Psg (ma non a Lavezzi, che pure fece lo stesso percorso) e con Quagliarella che pure andò alla Juve, così come furono bersagliati gli autori del “gran rifiuto” come Paolo Rossi che disse no al Napoli (per fischiarlo accorsero in quasi 90mila allo stadio e fu allestito anche un aereo per esporre uno striscione volante contro Pablito) ma l'accanimento contro Higuain sta diventando eccessivo. Si cresce anche dimenticando il passato, Napoli farebbe bene a coccolarsi i gioielli di oggi, da quell'Insigne troppo spesso rimproverato e bistrattato, a campioni come Mertens e Callejon che stanno facendo – loro sì nella maniera giusta – dimenticare i gol del Pipita. Deve crescere Napoli società, e lo si sa da tempo, deve crescere l'allenatore – che deve imparare a gestire al meglio le risorse che ha – ma deve crescere anche l'ambiente. Per vincere, come chiedono sempre i tifosi, bisogna fare tutti un salto di qualità. E lasciar perdere Higuain al suo presente in bianco e nero è uno degli step da compiere.

Stefano Grandi


Tags: napoli lavezzi cavani higuain

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