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Napoli come Penelope mentre aspetta la risposta di Benitez

01/05/2015 11:33

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L’altalena continua: il Napoli si conferma la Penelope del campionato, capace di distruggere la sua tela vincente per dover ricominciare daccapo. Ad Empoli gli azzurri hanno compromesso la straordinaria rimonta delle ultime tre settimane e ora, a 5 giornate dalla fine, vedono più lontana la zona Champions. Il posticipo di ieri doveva servire a mantenere le due romane a portata di tiro ma ha certificato le difficoltà di un gruppo ancora immaturo a poter competere su più fronti quando si gioca ogni tre giorni. La lezione di calcio data da Sarri brucia e il conto dei rimpianti si allunga per un Napoli che sarà costretto a non sbagliare più niente in questo mese che rimane se non vuol rimanere all’asciutto dopo aver sognato l’en-plein. E’ da zero o 90 questa squadra che solo domenica scorsa aveva sciorinato un calcio champagne da applausi contro la Samp. Irriconoscibili ieri, scarichi nella testa ancor più che nelle gambe e non basta l’alibi di due goffi autogol a giustificare una disfatta collettiva. Si avvicina però sempre più il momento della verità su tutti i fronti, a partire da domani, giorno in cui sarebbe attesa la famigerata risposta di Benitez alla proposta di rinnovo di De Laurentiis. Era stato lo stesso presidente a rendere nota la scadenza ma chissà se verrà rispettata. Più probabile che il tecnico spagnolo chieda almeno altri 10 giorni di tempo, per concentrarsi solo sui prossimi 4 impegni: la gara col Milan di domenica, il doppio confronto con il Dnipro in Europa League e la trasferta di Parma. CONFRONTO RINVIATO - Dopo queste partite il quadro degli obiettivi raggiungibili sarà più chiaro e probabilmente solo allora verrà levato il velo sul futuro di don Rafaè che al momento resta più orientato verso l’addio. Sulla carta nulla è ancora perduto: se il Napoli vince tutte e 5 le partite che restano in campionato (in casa con Milan, Cesena e Lazio, fuori con Parma e Juventus) può ancora legittimamente pensare di arrivare secondo o al massimo terzo ma a mancare per ora è la garanzia di tenuta di una squadra che finora ha difettato spesso al momento del decollo decisivo. Benitez ieri era una furia negli spogliatoi, non si aspettava un crollo simile ed è facile immaginare che contro il Milan domenica si vedrà una squadra diversa sia nella testa che negli undici che scenderanno in campo. Se i risultati di Lazio (impegnata a Bergamo con l’Atalanta) e Roma (che affronta un Genoa in grande crescita) legittimeranno ancora ambizioni di rimonta, si riapriranno ancora scenari di gloria. Ma Penelope deve rientrare in cucina, altrimenti è tutto inutile. Stefano Grandi     

Tags: milan Empoli napoli de laurentiis benitez sarri penelope

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