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Napoli: Bravo Milik ma ora va recuperato Gabbiadini

14/09/2016 10:09

Napoli: Bravo Milik ma ora va recuperato Gabbiadini |  Sport e Vai

L'esplosione di Arkadius Milik, che a Kiev con la doppietta di Champions è entrato definitivamente nei cuori dei tifosi del Napoli, è una delle note più liete della trasferta europea, assieme ai tre punti e alla prova autorevole di Mertens (ma Sarri farà bene a riflettere anche sui difetti palesati contro gli ucraini). Il polacco ha confermato doti di freddezza, di astuzia e di timing giusto in area: seconda doppietta in tre gare e promozione a pieni voti ma al di là degli inutili (e sbagliati) paragoni con il passato e con Higuain, l'esaltazione per la vittoria non deve illudere che il Napoli abbia trovato già il suo top-player. Milik ha capacità da bomber, molti colpi nel suo repertorio tecnico ma deve indubbiamente ancora crescere. Riesce a dare il meglio di sé quando lo aiuta la squadra, non è l'one man show che può cavare dal cilindro la giocata vincente, deve essere servito con i cross dal fondo – che l'anno scorso il Napoli utilizzava poco e che anche quest'anno sembra possano arrivare solo dalla catena di sinistra con Ghoulam e Mertens (o Insigne) o da calcio d'angolo ed avrà comunque inevitabilmente bisogno di tempo per capire bene il calcio italiano. Impensabile dunque che possa essere un titolare inamovibile per tutta la stagione, tra campionato, Champions League e coppa Italia. Si rischierebbe addirittura di bruciarlo perchè è impensabile che possa fare due gol a partita. Ecco perchè è fondamentale recuperare Gabbiadini.

LA SFIDUCIA - A meno che a gennaio il Napoli non intenda puntare ad un altro tipo di attaccante sul mercato invernale, Manolo deve essere richiamato in causa ma occorre un lavoro psicologico ancor prima che tattico. Ieri Gabbiadini avrà rivissuto le stesse frustrazioni dello scorso anno, entrando a pochi minuti dalla fine. Un anno fa c'era l'ingombrante presenza di Higuain che, unita all'ostinazione tattica dell'attuale tecnico che non lo vedeva e non lo vede da attaccante esterno, lo mise sempre più ai margini della squadra, quest'anno è partito titolare solo alla prima a Pescara. Subito sostituito è rimasto sempre in panchina nelle gare successive, entrando solo nel finale al posto di Milik promosso a partire dalla gara col Milan. Era già sfiduciato prima, Gabbiadini, che invano aveva chiesto di andar via questa estate ma la stagione sembra iniziata così come era finita quella passata. Sarri a parole lo elogia e continua a considerarlo fondamentale ma deve dimostrarlo nei fatti. Gabbiadini deve essere recuperato alla causa e non da semplice comprimario che qua e là possa far rifiatare Milik ma deve essere considerato un alter ego quasi alla pari se si vuole che sia utile. Questo, tra i tanti, uno dei compiti di Sarri per il prosieguo della stagione.

Fabrizio Piccolo
 


 

Fabrizio Piccolo

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Tags: gabbiadini sarri milik

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