Napoli, Benitez sfida Garcia su possesso palla e ripartenze

L’operazione primato è partita: il Napoli ha ripreso oggi gli allenamenti con in testa la pazza idea di andarsi a prendere il primo posto in serie A a casa della capolista, quella Roma che finora non ha perso un colpo e ne ha vinte sette su sette. Se vuoi vincere davvero lo scudetto, bisogna passare per queste imprese. E la sfida dell’Olimpico è il primo vero test-verità per gli azzurri. L’avversario peggiore possibile – per condizione, forma, morale e ambiente – nel momento più delicato. Giù la maschera: il Napoli deve dimostrare a se stesso e agli altri di che spessore è, venerdì sera all’Olimpico si capirà. Di fronte i due tecnici rivelazione del campionato: Benitez che ha rivoltato moduli, abitudini, schemi e uomini trasformando la squadra d’impronta mazzarriana in un club più europeo che sta muovendo i primi passi verso un’internazionalizzazione marcata, e Garcia che ha dato un’anima alla Roma dei talenti persi, riportandola in alto dopo due stagioni da horror con i vari Luis Enrique, Zeman e Andreazzoli. Il 4-2-3-1 variabile dello spagnolo contro il 4-3-3 del francese, un festival della tattica con tanti punti in comune. Napoli e Roma si assomigliano in certe cose, dal possesso palla come punto di forza alla forma mentis di giocare sempre senza buttar via il pallone partendo dalla difesa.

LE ANALOGIE.Analogie che si ripetono nell’importanza degli attaccanti esterni (Insigne, Mertens e Callejon nel Napoli, Florenzi e Gervinho nella Roma) che sono pedine fondamentali negli schemi dei due tecnici e che si interrompono invece a centrocampo. Nel reparto centrale Benitez non ha ancora tutti gli elementi che vorrebbe per completare il suo puzzle, mentre la Roma quasi si sperde nel suo parco qualità tra De Rossi, Pjanic e Strootman. Tante sfide nelle sfide arricchiscono l’offerta, dalla prima volta da ex di De Sanctis – che da quando è passato in giallorosso sta vivendo una nuova giovinezza – alla presenza di Benatia che era stato un obiettivo anche del Napoli sul mercato così come Strootman. La chiave della partita potrebbe essere proprio nella zona nevralgica del gioco, stavolta davvero chi avrà più possesso palla potrebbe vincere alla fine, così come decisive potrebbero essere le accelerazioni di Insigne ed Higuain da una parte e Totti e Gervinho dall’altra. Una gara allo specchio dove è vietato sbagliare: chi prende gol per primo rischia di dover raddoppiare la fatica di una normale rimonta.

BENITEZ AL SAN PAOLO. Non ci sarà intanto l’antipasto della supersfida al San Paolo domani sera perché se pare certa la presenza di Insigne dal 1’ nell’Italia che affronterà l’Armenia, l’unico romanista in campo sarà Balzaretti che è squalificato in campionato, visto che De Rossi ha lasciato il ritiro azzurro per curare meglio un piccolo infortunio. Allo stadio domani ci sarà anche Benitez che sul suo sito ufficiale ha annunciato la presenza a Fuorigrotta: “Approfittando che domani, martedì, gioca la nazionale dell'Italia contro l'Armenia al San Paolo, ho in programma di assistere alla partita. Se dovessi andarci, sarà la prima volta che vedrò un incontro nel nostro stadio da spettatore e condividerò gli spalti con i nostri irriducibili, con la nostra tifoseria. Spero di godermi la partita e anche la grande atmosfera che offre sempre il San Paolo. I nostri tifosi mi hanno già dimostrato abbastanza in questa stagione cosa significa stare vicini alla squadra in maniera assolutamente incondizionata fino a trasformarsi in forza per i calciatori: tutto ciò è un esempio sportivo per gli altri. Forza e in bocca al lupo al nostro Lorenzo Insigne, che fa parte della lista dei convocati italiani, e come sempre Forza Napoli!!!".

Stefano Grandi