Napoli, Andujar: Non siamo favoriti ma ci crediamo

Partito come riserva di Rafael nel Napoli, Mariano Andujar è riuscito a scalzare il brasiliano e da tempo è diventato portiere inamovibile degli azzurri. Alla vigilia della gara di semifinale col Dnipro il portiere argentino racconta la voglia di andare a Varsavia della squadra partenopea: “Il Dnipro è una squadra forte. Difficile fare gol, loro non subiscono: dovremo avere calma e pazienza. Non dobbiamo subìre il loro ritmo e fare la nostra partita. Se giochiamo con la nostra mentalità potremo fare grandi cose. Per ora noi siamo pronti a fare una grande partita. Per noi e per la città è una partita importantissima che rappresenta una parte importante della nostra stagione”. Col Wolfsburg il Napoli era sfavorito, ora no: “Partiamo favoriti solo per la stampa, non per noi. Hanno subito pochissimi gol, hanno perso solo due volte e sappiamo che sono forti. Partendo con questo pensiero le cose andranno bene”. Di vincere la coppa però non si parla: “Certe cose non si dicono, io penso solo a vincere questa gara di andata”. Dall’Europa all’Italia, Andujar crede anche al secondo o terzo posto: “Ci crediamo eccome, dipende molto da noi e lotteremo fino all’ultima giornata”. Andujar fa un passo indietro e ritorna sul “sorpasso” a Rafael: “Ho sempre fatto il mio dovere dall’inizio, ho dato tutto per avere spazio poi il mister decide. Per me però non è cambiato nulla e provo a dare una mano da dove mi tocca. Sono contento che ora posso dare un contributo ma negli allenamenti non è mai cambiato niente. Come sta Rafael? Sta bene, cosa potrei dirvi? Come sono stato io all’inizio: lavoriamo e proviamo a mettere in difficoltà il mister. Ora tocca a me ma lavoriamo tutti per il bene del Napoli”. Sulla discontinuità della fase difensiva il portiere dice: “Normale che giocando molto in attacco se perdi palla subisci ripartenze che ti fanno male ma nelle ultime partite a parte Empoli la fase difensiva è stata buona e la fase difensiva comprende il lavoro di tutti, non solo dei difensori. I gol su palle inattive? Fanno più rumore perché a volte perdiamo con un gol così ma non subiamo più di altre”. Andujar è stato apprezzato anche per la sua grinta: “Non sono solo io a parlare in campo, anche gli altri. Io comunque sono così”. Stefano Grandi