Napoli, ancora De Laurentiis: Restiamo umili, è presto. Inglese? Ottimo giocatore

Aurelio De Laurentiis è un fiume in piena. Dopo le interviste concesse a vari quotidiani oggi in edicola, il presidente del Napoli interviene a Radio Kiss Kiss, l'emittente ufficiale del club partenopeo, e spiega che "si sta bene in testa alla classifica, ma conta esserci a fmarzo. Non gonfiamo mai il petto e non diamoci arie. Lavoriamo con umiltà, come sappiamo fare noi napoletani". Un cavallo di battaglia del presidente è rappresentato dai diritti tv: "Più riusciamo a fatturare, più possibilità abbiamo di divertirlc. A De Siervo, il capo di Infront, avevo detto che era avventato e illogico vendere i diritti per i prossimi 4 anni, visto che bisogna chiarire prima alcune posizioni in Lega e negli assetti mondiali delle televisioni. De Siervo ha voluto dare seguito ad una prima tornata, che però ha dato esiti negativi: non mi ero sbagliato. Ma in questo c'è anche la responsabilità del ministro dello sport. Ringrazio Lotti per la legge sugli stadi, ma bisognava modificare anche la legge Melandri sui diritti tv, che ha distrutto la possibilità di massimizzare i ricavi. Il calcio italiano si sta riprendendo, sono arrivati anche due gruppi cinesi. Perchè dobbiamo abdicare per i prossimi quattro anni? Infront fa il buono e il cattivo tempo, decide e non fa solo da advisor. Rischiamo di ipotecare i prossimi 4 anni presentandoci ancora una volta con un gap notevole rispetto alle crescite di Spagna, Inghilterra e Germania. Mi meraviglio di come un commissario come Tavecchio si stia prendendo responsabilità così gravi". La Cina è in piena corsa per i Mondiali 2026: "Il presidente sta rendendo il calcio primo sport nazionale, anche se non c'è ancora grande conoscenza di questo sport. E' un territorio di un miliardo e mezzo di persone, un altro mondo. Ci sono grandi possibilità di investimento, ma bisogna innanzitutto capirsi. Bisogna andare lì, insegnargli il calcio e far sì che quel movimento cresca il più presto possibile". Quanto allo scudetto, resta "una parola che si può nominare, ma ricordiamoci che siamo solo ad ottobre. Può succedere di tutto, guardate al secondo infortunio di Milik. Gli infortuni a casa nostra, grazie al nostro staff medico, non sono abituali. I rischi, però, sono tantissimi. Per fortuna con il mercato di riparazione potremo metterci d'accordo e vedere cosa fare. Abbiamo investito su Inglese, un ottimo giocatore maturo che gioca in un club, il Chievo, che stimo molto".