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Napoli, 40 milioni e tante certezze in più: la Sarri Band incanta l'Europa

23/08/2017 11:22

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Il gioco è quello di sempre, anche quando c'è da difendere un doppio vantaggio. La forza del Napoli di Sarri è nella sua capacità di essere costantemente fedele e lineare ai suoi principi: si gioca per vincere sempre e comunque, per imporre il proprio gioco, per gestire la partita col palleggio, coi tocchi di prima, con linee di passaggio sempre fluide in grado di rendere vano il pressing avversario. Un Napoli che esporta un tipo di calcio così lontano, così diverso dagli stereotipi del calcio all'italiana, un calcio che ha ammaliato gli esteti francesi e che promette di trovare estimatori in tutto il Vecchio Continente anche nelle successive fasi di Champions.

Da Nizza la squadra di Sarri torna con una quarantina di milioni ed un fagotto di certezze in più. A differenza del recente passato, Insigne e soci hanno dimostrato di poter reggere alla grande sotto il profilo tecnico e psicologico, senza soffrire praticamente mai, un confronto di importanza capitale. "Ci giochiamo la stagione", aveva detto Sarri alla vigilia: bene, il Napoli questa stagione se la giocherà da protagonista, in Italia e in Europa, grazie ad un impianto collaudato e alla crescita dei singoli.

L'esempio più lampante è proprio quello di Insigne. Il dribblomane ossessionato dai destri a giro ha lasciato il posto ad un giocatore completo, ad un leader per qualità e carisma, un uomo ovunque in grado di ispirare i compagni, di saltare l'uomo, di andare al tiro e - all'occorrenza - anche di ripiegare in difesa. Jorginho, Allan, Koulibaly ed altri eroi della notte magica dell'Allianz-Rivera sono altri esempi di calciatori il cui salto di qualità è evidente. Una crescita non fine a se stessa, ma funzionale ai rodati meccanismi tattici disegnati da Sarri per la sua meravigliosa creatura. 

Altro dettaglio: come all'andata, il Napoli non ha subito gol e non è poco per una squadra il cui tallone d'Achille storico è sempre stato la vulnerabilità della difesa. Insieme all'efficacia di Albiol e Koulibaly, alla solidità di Ghoulam e Hysaj e alla capacità del centrocampo di fare un filtro efficace, anche Reina ha risposto presente. Nonostante la questione rinnovo non sia stata risolta e la società si sia di fatto 'arresa' alla conferma di Sepe e Rafael alle sue spalle, il portierone spagnolo ha mantenuto alte concentrazione e reattività. Come a Verona, ha evitato il peggio nelle rarissime sortite offensive avversarie. 

Gli unici difetti? I soliti. Troppe palle gol sbagliate, una mancanza di killer instinct che rende il Napoli ancora troppo lontano da altre squadre, come la Juventus, che creano solo 4-5 occasioni a partita e ne sbagliano al massimo una o due. Tra andata e ritorno il Napoli avrebbe potuto rifilare al Nizza 15 palloni: ha segnato soltanto 4 gol. Poco male se si concede poco o nulla agli avversari, ma un pizzico di freddezza in più non guasterebbe.

Rino Dazzo


Tags: napoli nizza Champions League

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