Mughini: “Mi chiedo che direbbe Agnelli”

Il giornalista e appassionato tifoso juventino, Giampiero Mughini, non può accettare di buon grado l’eliminazione dalla Champions League della sua Juventus. I bianconeri hanno fallito un importante obiettivo per la società proprio qualche giorno prima il centenario della nascita dell’avvocato Agnelli.

Il ricordo di Agnelli

Mughini rende omaggio al grande personaggio Gianni Agnelli, capace di influenzare sport e politica italiana.

Era un personaggio straordinario, non solo dello sport ma della vita pubblica italiana. Era il proprietario della Juventus, ma anche il tifoso più acceso raffinato e spudorato, parlava dei suoi calciatori come di suoi dipendenti. I

La delusione europea

E Mughini nel corso della sua intervista a Radio Bianconera non può fare a meno di pensare a cosa farebbe oggi Agnelli.

Il fatto che lui andasse via prima della fine della partirà perché non voleva rimanere intrappolato nel traffico post-pertica. Mi chiedo quale faccia avrebbe avuto lui dopo questa tragedia shakespeariana che è stato il 3-2 in Champions League. Non è solo una sconfitta, ma il fatto che viene messa in discussione una stagione. Ora questa squadra va ringiovanita e rimodellata.

Il futuro bianconero

In casa Juventus ora si pensa al futuro, a cosa fare per riuscire a raggiungere gli obiettivi più importanti nonostante un’imminente rivoluzione.

Del Piero è juventino e lo rimarrà sempre ma non credo che con lui in società le cose cambierebbero. Non so se Nedved da dirigente valga il Nedved calciatore. Mentre Moggi che non aveva mai giocato o quasi è stato il miglior dirigente del calcio italiano. Io vorrei uno come lui, con tutto il rispetto per Del Piero.