Mughini: Il giocatore che manca alla mia Juve sta al Real

Parla di tutto intervistato da Il Messaggero Giampiero Mughini. Il giornalista scrittore - che ricorda il Mondiale dell'82 come la gioia più bella data dalla nazionale - si sofferma anche su altri temi sportivi e su Real-Psg dicendo

I soldi non danno necessariamente la felicità. Il Psg spende il doppio della Juventus che, pure, non lesina sulle spese. Messi? Mi pare naturale che sia al tramonto della sua straordinaria carriera. Messi e Ronaldo sono stati i dominatori degli ultimi due decenni di calcio, ma il tempo passa per tutti, anche se ieri il portoghese ha segnato tre gol ed è diventato il miglior marcatore della storia in gare ufficiali. Sono contento per un ottimo allenatore e un signore del football come Carlo Ancelotti. Lo dico con amarezza, perché alla Juventus non ebbe fortuna. E poi nel Real c'è quel campione meraviglioso: Modric

Dopo aver ricordato da dove nasce la sua juventinità («Vivevo nella casa di una borghesia impoverita e giocavo con le figurine, una delle poche cose a buon mercato che mi potevo permettere. All'età di 10, o forse 12 anni, fui attratto da quelle di Boniperti e Muccinelli. Così diventai juventino. La scelta più felice della mia vita») Mughini è evasivo sulla Juventus di oggi

«Non me ne voglia la Juve, ma trovo ridicolo parlare di scudetto. Anche ora, rinforzati dal mercato, non vedo una grande squadra. Vlahovic riceve pochi palloni. Manca un giocatore come Modric».