Moratti e il mercato: Occhio a chi prendere, l'Inter non è una provinciale

"Se l’Inter dovesse esprimersi come ha fatto nei primi minuti contro il Milan, sarà sinceramente difficile per il Manchester City. Devo dire che mi aspetto una partita aperta". Intervistato in esclusiva da Fcinternews Massimo Moratti parla della finale di Champions ("Spero proprio che vinca, sarebbe il giusto trionfo per ricordare la forza dell’Inter nel mondo. Se andrò ad Istanbul? Devo ancora decidere, vediamo". ricorda il triplete, vinto il 22 maggio del 2010 e un'altra triste ricorrenza del 22 maggio, quando tre anni fa morì Gigi Simoni

"Gli ho voluto molto bene. Ha dato molto all’Inter, ha avuto la sfortuna di non poter vincere il campionato perché ce l’hanno sottratto, altrimenti avrebbe conquistato oltre alla Coppa UEFA, anche lo Scudetto al primo anno di Ronaldo. Sinceramente lo ricordo umanamente come una persona ricchissima, che ha dato molto alla società, ma anche al rapporto che aveva con me".

Fu esonerato dopo aver battuto Real Madrid e Salernitana

"Furono due buone vittorie, ma che non potevano farmi cambiare l’idea che avevo: ossia che con Ronaldo avremmo dovuto vincere lo Scudetto. Invece poi mi sono reso conto che pur con il brasiliano sarebbe stato difficile vincere il campionato".

Sull'ipotesi di vedere all'Inter Scalvini e Frattesi per un’Inter italiana, chiude così

"Nell’Inter c’è una base italiana buona, vedi Barella e gli altri calciatori. Attenzione però, e qui faccio un discorso generale: giocare nell’Inter non è come giocare in una squadra di provincia".