Montella: Al Milan i rischi e le chiacchiere più alti che altrove

"Non mi turbano le illazioni, faccio questo lavoro da qualche anno, conosco i rischi del mestiere. Allenando una squadra come il Milan i rischi sono maggiori così come le chiacchere". Da Villa Boemia, dove si trova per ritirare il premio Liedholm ("Ho avuto il piacere di incrociare il Barone alla Roma, ho avuto la possibilità di apprezzare la sua ironia. Mi auguro di poter vincere come lui, ha vinto due scudetti") Vincenzo Montella scrolla le spalle di fronte ai rumours che lo vorrebbero fortemente in bilico sulla panchina del Milan. Un fuoco a pallettoni è partito contro i rossoneri dopo il ko con la Samp ma il tecnico non si smuove: "Secondo me ci sta, le aspettative erano e sono altissime. Noi conosciamo la realtà interamente, sappiamo che mediaticamente ci sta. Il nostro percorso ci deve portare a crescere e raggiungere l'obiettivo dei primi quattro posti. Non siamo distantissimi, l'importante è non farsi condizionare. Sono positivo e ottimista, c'è del lavoro da fare. Vedo il cammino un po' in salita ma è abbastanza normale, ci vuole del tempo ma noi siamo i primi a pretendere che questo tempo non ci sia. Ho equilibrio nelle valutazioni e nelle analisi". Dopo un pensiero sul tormentone-preparatore atletico("Sto valutando qualche possa essere la scelta migliore. Iriarte? Sta con me da qualche anno, le soluzioni interne non mancano, sto vedendo anche altri profili. Non mi lascio prendere dal panico") Montella chiude parlando del derby: "E' la cosa bella di questo mestiere, la testa e le idee verso la prossima partita. E' un mestiere bellissimo, ti appassiona e ti prende a 360° tutti i giorni, quando non perdo mi piace anche la domenica".

Stefano Grandi