28/09/2022 18:17
Manca poco al fischio di avvio dei Mondiali in Qatar, ma le polemiche sulla scelta della nazione ospitante continuano a tenere banco. A rinfocolarle ci ha pensato lo sponsor tecnico della Danimarca, ovvero Hummel, multinazionale di abbigliamento nata nel Paese scandinavo e che proporrà per la coppa del mondo delle particolari maglie di gara.
Sono tre versioni in cui la dicitura "Hummel Sport" è praticamente invisibile, o meglio c'è ma dello stesso colore della camiseta. Dall'azienda fanno sapere: "Non vogliamo essere visibili durante un torneo che è costato la vita a migliaia di persone. Sosteniamo la nazionale danese, ma non sosteniamo il Qatar come paese ospitante. Crediamo che lo sport debba unire le persone".
Inoltre una delle tre maglie è totalmente nera, ed anche questa non è una scelta casuale. "Il nero è il colore del lutto. Il nostro sostegno alla nazionale non deve essere confuso per sostegno al torneo: vogliamo fare una dichiarazione sulla storia di violazione dei diritti umani del Qatar e sul trattamento dei lavoratori immigrati che hanno costruito gli stadi della Coppa del Mondo”, fanno sapere da Hummel Sport.
Sui social, in particolare quello della Gazzetta dello Sport, si è scatenata la bagarre. "Poi magari scopri che i loro prodotti sono realizzati nel terzo mondo schiavizzando minorenni", scrive Peppe Iannicelli. Fabrizio Noviello fa notare al proposito il fatto che, andando a spulciare sul sito, si legge che la maggior parte dei prodotti della multinazionale danese sono prodotti in Truchia, India, Bangladesh, Pakistan e Cina. Tuttavia viene riportato che "i nostri produttori di livello 1 sono segmentati in fornitori A, B e C a seconda del livello di attività che svolgiamo con loro. Tutti i fornitori A e B sono sottoposti a un audit sociale indipendente come BSCI , SA8000 o SMETA (Sedex) a intervalli regolari per garantire che i produttori aderiscano al codice di condotta etico di Hummel e garantiscano che tutti i lavoratori negli stabilimenti siano trattati bene e in modo equo. [...] Inoltre, Hummel è anche uno dei firmatari dell'Accordo Internazionale. Si tratta di un'iniziativa per la sicurezza degli edifici in Bangladesh, il cui scopo è garantire che gli edifici in cui operano i nostri produttori siano sicuri per quanto riguarda la struttura, l'elettricità e gli incendi".
Sia come sia, chiosa Daniele Colombo: "Al di là delle battute, onestamente se c’è una edizione del Mondiale nella quale non dobbiamo rammaricarci di essere assenti, è proprio questa".