Moggi: “Agnelli si starà rivoltando nella tomba”

Luciano Moggi è tornato a parlare di Calciopoli e della vicenda che lo ha interessato personalmente. A distanza di 15 anni, il grande scandalo che ha colpito il calcio italiano continua a essere di grande attualità e l’ex dirigente è tornato a parlarne nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Punto Nuovo.

Ormai mi annoio a parlare della mia storia ma sono contento che le persone stanno cambiando idea. Mi hanno apostrofato come un mafioso del calcio ma il calcio è così. Alla gente, anche se capisce come sono andate le cose, piace darmi la colpa come è successo a Napoli. Il processo è stato fatto per colpire la Juventus, non solo me. Avevamo contro la Lega e il Coni, semplicemente mi difendevo; non ero un Dio. Devo ammettere che il trio composto da me, Girando e Bettega non era simpaticissimo, per da dire questo a dire che siamo colpevoli di tutto ce ne viole. Non so se esiste ancora lo stile Juve, non ne faccio più parte. Ma se Gianni Agnelli vedesse questa gestione si starebbe rivoltando nella tomba. Quest’anno faccio il tifo per il Napoli, per la città e per i tifosi, in passato mi sono divertito di più a vincere a Napoli che a Torino.