Mkhitaryan: il retroscena con Dzeko l'anno scorso

Era nella lista dei possibili partenti dopo l'arrivo di Mourinho, con cui aveva avuto screzi pesanti in Premier, ma sarà ancora uno dei punti di forza della Roma Henrikh Mkhitaryan. L'armeno si confessa al Corriere dello sport e getta la maschera sulle ambizioni dei giallorossi:

"Quando giochiamo una competizione, qualsiasi essa sia, l’obiettivo per me è sempre quello di vincere. Se giochiamo a pallone è un conto, ma io gioco sempre per vincere. Non ho mai giocato per divertirmi e basta. Senza i trofei alla fine della carriera non ti resta niente. Io e miei compagni vogliamo vincere per restare nella storia del club. Sarà un torneo molto equilibrato, ci sono diverse squadre attrezzate per vincere. E' difficile per tutti. Noi abbiamo una buona squadra, sappiamo dove vogliamo arrivare. Chi punta allo scudetto deve fare i conti con la Roma. Vogliamo fare cose concrete, non mi piace sognare".

"Anche per Mourinho conta solo vincere. Lo scorso anno ci sono state partite in cui giocavamo benissimo e alla fine perdevamo. È meglio giocare male e portare a casa i tre punti, il contrario a me non piace. È successo lo scorso anno, mancava qualcosa, alla fine abbiamo pagato per una questione di dettagli".

Infine il trequartista torna sulla querelle che coinvolse Dzeko l'anno scorso, messo fuori rosa e poi reintegrato senza fascia di capitano.

"È stata una brutta storia per tutti, nessuno voleva che si verificasse una rottura così. La cosa positiva è che da allora continuiamo a lavorare e giocare per aiutare la squadra. Trovammo un accordo, saremmo andati avanti fino alla fine della stagione ed Edin ci avrebbe dato una mano, come ha sempre fatto. Anche senza la fascia Dzeko è il nostro capitano, per la sua esperienza, per il suo carisma, tutti sanno quanto è importante, tutti lo amano. La fascia non conta. E a 35 anni resta il nostro bomber".