24/01/2023 23:18
Scuro in volto, Pioli sa bene che il momento del Milan è uno dei più difficili degli ultimi anni. Il 4-0 subito in casa della Lazio, dopo il 3-0 in Supercoppa e l'eliminazione dalla Coppa Italia, danno da riflettere.
"Dobbiamo tornare velocemente a Milanello e lavorare, non stiamo mettendo in campo prestazioni nelle nostre possibilità. Tante cose non funzionano, sia sotto l'aspetto mentale che tattico: dobbiamo leggere meglio molte situazioni diversamente. Bisognerebbe star zitti e lavorare sodo. Momento delicato, sicuro, in due settimane non abbiamo portato a casa né buone prestazioni nè risultati positivi, quindi dobbiamo fare meglio di così".
"Non è semplice in questo momento: ora le cose non ci vengono, anche se nella manovra abbiamo creato presupposti per diventare pericolosi pur non avendo creato molte occasioni. Il problema è senza palla, abbiamo poche coperture, poca lucidità, dobbiamo fare un lavoro più preciso, una comunicazione più chiara tra i giocatori in campo. Conosco solo un modo, lavorare per sviluppare meglio le situazioni che ora ci vedono in difficoltà".
"La manovra è stata gestita bene, i primi due gol non sono questione di distanze: abbiamo sbagliato delle letture, situazione che si sta ripetenndo da un po'. In certe situazioni ci vuole più attenzione e collaborazione, sono situazioni sulle quali dobbiamo lavorare bene: continuare a fare questi errori significa creare più difficoltà all'interno della partita, quindi poi si creano problemi tattici e mentali. E diventa difficile risolvere il tutto".
"Lo Scudetto? Dobbiamo riprendere a giocare come sappiamo, questo è il primo obiettivo, e dobbiamo farlo il prima possibile. Nelle ultime settimane le prestazioni non sono state quelle che ci aspettavamo. Cerchiamo di lavorare meglio, cercherò anche io di parlare meno e lavorare di più. Zaniolo? Non lo so, altrre cose si vedranno nei prossimi giorni".
"L'approccio alle partite? E' uno dei problemi, non è l'unico. Non manca la leadership di Ibra nello spogliatoio, sarebbe troppo facile. Non dobbiamo avere alibi e giustificazioni, abbiamo sempre creduto nel nostro modo di lavorare e giocare. I ragazzi avranno tutto il mio supporto per tornare ad essere una squadra competitiva".