Milan-Parma 2-4: i rossoneri rimontano e poi crollano, i gialloblù vedono l'Europa

Quinto posto, 16 risultati utili di fila, 5 successi esterni consecutivi: questi gli eccezionali numeri del Parma che a San Siro, dove non vinceva dal ’96, aggrava la situazione già pessima del Milan. Sette sconfitte in 12 partite da allenatore per Seedorf, ma pesano ancora di più gli 11 punti di ritardo dalla zona Europa League, unico obiettivo rimasto ai rossoneri e indicato come prioritario da Galliani. Inutile la mossa del tecnico olandese, che aveva provato a infondere maggiore solidità al suo Milan imbottendo il suo 4-2-3-1 di centrocampisti mascherati da trequartisti (Montolivo e Poli). La fragilità rossonera resta, tanto è vero che al 5’ il Milan è in 10 per un fallo da rigore di Abbiati su Schelotto, infilatosi come un coltello caldo nel burro della difesa rossonera. Entra Amelia per Essien, ma non compie miracoli e così l’ex Cassano fa 1-0 dal dischetto. I rossoneri reagiscono al 18’ con un palo esterno di Balotelli sugli sviluppi di un angolo, ma è solo un lampo, visto che dopo è il Parma a sfiorare il raddoppio con Biabiany (tiro salvato da Bonera al 26’), e con un autogol sfiorato da Mexes, che poi va vicino al secondo giallo per un’entrataccia su Felipe. Al 6’ della ripresa il Parma sembra chiudere la gara con un Cassano versione Mondiale: assist di Acquah, dribbling secco su De Jong e destro in rete di Fantantonio. Il Milan pare al tappeto e Seedorf corre ai ripari inserendo Rami per Emanuelson, mentre il Parma tira il freno, con Donadoni che si permette anche il lusso di togliere Cassano per Amauri. I gialloblù si rilassano, mentre, inaspettatamente, il Milan riesce a riaprire il match con un’inzuccata di Rami su angolo di Kakà. Seedorf tenta il tutto per tutto inserendo Pazzini per Bonera, ma i rossoneri non vanno oltre un paio di tiri dalla distanza di Balotelli. Al 30’, però, Celi concede un rigore più che dubbio per un fallo di Obi su Montolivo e Balotelli dal dischetto agguanta un pari insperato. San Siro si scalda, ma appena il Parma decide tornare ad attaccare i rossoneri vanno di nuovo sotto, colpiti stavolta da un tacco di Amauri, innescato da una nuova galoppata di Schelotto. Tocca poi a Biabiany, allo scadere, rendere più netto il k.o. del Milan, fragile e allo sbando, e lontano 11 punti dall’Europa.  

MILAN                 2

PARMA                               4

MILAN (4-2-3-1): Abbiati; Abate, Mexes, Bonera (Pazzini 21’ s.t.), Emanuelson (Rami 8’ s.t.); Essien (Amelia 8’ p.t.), De Jong; Poli, Montolivo, Kakà; Balotelli. A disp. Zaccardo, Constant, Silvestre, Zapata, Muntari, Robinho, Taarabt, Honda, Saponara. All. Seedorf.

PARMA (4-3-3): Mirante; Cassani, Lucarelli, Felipe, Molinaro; Acquah (Munari 35’ s.t.), Marchionni (Obi 27’ s.t.), Parolo; Schelotto, Cassano (Amauri 18’ s.t.), Biabiany. A disp. Pavarini, Bajza, Rossini, Nyantakyi, Gobbi, Sall, Galloppa, Palladino, Obi, Cerri. All. Donadoni.

ARBITRO: Celi.

MARCATORI: Cassano (P) 9’ p.t. (rig.) e 6’ s.t., Rami (M) 11’ s.t., Balotelli (M) 31’ s.t. (rig.), Amauri (P) 33’ s.t., Biabiany (P) 50’ s.t..

NOTE: espulso Abbiati (M) al 5’ p.t. per interruzione di una chiara occasione da gol. Ammonito Bonera (M), Mexes (M), Marchionni (P), Obi (P), Rami (M).