20/01/2017 14:26
Vincenzo Montella punge Maurizio Sarri. Il tecnico del Milan prova a caricare tutte le responsabilità del big match di San Siro sulle spalle dell'allenatore del Napoli, quasi come se i rossoneri fossero diventati una provinciale al cospetto di una big. "È una gara di alto livello e per noi questo è motivo di grande orgoglio", sottolinea Montella. "Sappiamo anche che il risultato vale molto, anche se non la considero una sfida decisiva. Di certo il Napoli è una squadra da Champions, costruita per la Champions, lo dico all'amico Sarri che tiene tanto ai fatturati".
Una autentica frecciata all'allenatore partenopeo, che ha spesso tirato in ballo cifre e bilanci: "Sono emozionato di giocare una partita del genere", aggiunge Montella, napoletano di Pomigliano d'Arco. "Le nostre ambizioni sono cresciute e si stanno consolidando. Certo, è strano: in altri tempi un 2-2 a Torino raccolto in quella maniera sarebbe stato un mezzo miracolo, ora sembra una mezza sconfitta.Guardando la classifica siamo tutti molto vicini. Capisci che puoi ambire a qualcosa in più dell'Europa League, ma allo stesso tempo puoi anche non entrarci. Quindi occorre alzare l'asticella anche per arrivare in Europa League". L'importante sarà avere quella continuità che è mancata in alcune partite: "Segniamo nel 70% dei casi nel secondo tempo ed è un dato che si può leggere in vari modi, ad esempio come lo sfiancamento di un avversario da colpire poi nella ripresa. Può essere però anche un problema di approccio sbagliato. L'importante è capire dove si può migliorare".
Si arrabbia Montella quando qualcuno tira in ballo l'argomento Berlusconi: "Mi sento spesso con lui, settimanalmente, facciamo una cosa: quando non lo sentirò sarò io a dirvelo". Più sereno quando si parla di Maradona: "Uno come lui sa muovere cuori e coscienze, mi auguro che la sua presenza a Napoli in questi giorni li abbia distratti… Per me in effetti questo è un derby, la mia napoletanità è totale. Come ho fatto a tifare Milan all'epoca di Maradona giocatore? Ero un adolescente, andavo al San Paolo a vedere giocare il Napoli, Maradona segnava tanto, ma io avevo occhi solo per Van Basten. Chi toglierei a Napoli? Reina, perché abbiamo visto cosa fece all'andata". Il portiere spagnolo, infatti, propiziò l'espulsione di Niang, scatenando lamentele tra i rossoneri.
Tommaso Rizzo