Milan: Montella punta su Pasalic, il Napoli nel destino della rinascita

MILAN MONTELLA NAPOLI –

Dalla sfida epica col Napoli del 1 maggio 1988 partì il ciclo d'oro del Milan di Sacchi che, conquistato quello scudetto battendo gli azzurri di Maradona a casa loro, si avviarono a una serie di trionfi in Italia, in Europa e nel Mondo, e dalla partita col Napoli di sabato il Milan di oggi, quello quasi non più di Berlusconi ma ancora non dei cinesi, vuol riprendere il discorso che negli ultimi anni si è interrotto. Dai tempi di Allegri in panchina i rossoneri non giocavano una partita veramente di vertice nel girone di ritorno, eccola l'occasione: battere il Napoli per affermare il proprio diritto a rientrare nella tavola delle vere grandi d'Italia. Che è il posto che compete al Milan. I segnali ci sono tutti: la crescita della squadra, che è stata capace di battere due volte la Juventus finora, l'entusiasmo ritrovato a dispetto di un mercato asfittico (dover esultare perchè l'Everton forse concede il prestito senza obbligo di riscatto per Deulofeu, di cui la maggior parte dei tifosi manco conosceva l'esistenza fino a qualche giorno fa, non è il massimo della vita), la voglia di prendersi una rivincita sia per la sconfitta dell'andata che per quello 0-4 di un anno fa che ancora brucia.

MILAN MONTELLA NAPOLI MARADONA – Se a Napoli si pensa a celebrare il passato e a fare selfie con Maradona, a Milanello si sta lavorando sodo. L'opportunità di portarsi a un punto dagli azzurri ma con la gara col Bologna da recuperare è troppo ghiotta. E' il vero esame di maturità per questo Milan. Battere anche il Napoli, celebrato come il team dal gioco più brillante, sarebbe una laurea e Montella non sta lasciando nulla al caso. Allenamenti meticolosi, studio dei video della squadra di Sarri, mosse provate in allenamento. Decisa anche la formazione. Mancheranno gli squalificati Alessio Romagnoli e Manuel Locatelli: il primo verrà sostituito da Gustavo Gomez, mentre la scelta su chi giocherà davanti alla difesa, nel centrocampo a tre con Kucka e Bertolacci, sembra caduta su Pasalic. Di lui Montella si fida molto. Sosa, che potrebbe anche essere distratto dalle voci di mercato (il Fenerbahce è sempre alla finestra) vorrebbe prendersi una rivincita con quel Napoli che lo portò per la prima volta in Italia ma che lo tenne quasi sempre in naftalina ma sembra dare ancora poche garanzie. Nell'ottavo di Coppa Italia contro il Torino ha disputato una buona prestazione dopo più di un mese senza giocare ma l'ex Besiktas finora vanta sole 6 presenze in campionato per 307' complessivi, a cui si aggiungono gli 88' in Tim Cup, per un totale di 395'. Nessun dubbio davanti, dove Suso agirà tra le linee a supporto di Bacca e Bonaventura che sarà un po' più avanzato. Nella linea dei terzini invece Calabria è favorito sull'acciaccato De Sciglio.

Stefano Grandi

*parziale recupero giorni festivi e superfes