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Milan, Mihajlovic: Questa guerra è peggio di quella della Jugoslavia

20/11/2015 13:47

Milan, Mihajlovic: Questa guerra è peggio di quella della Jugoslavia |  Sport e Vai
La guerra sa cos’è, perché Sinisa Mihajlovic l’ha conosciuta sulla sua pelle, nella ex Jugoslavia ed il tecnico del Milan rivela i suoi sentimenti alla vigilia del big-match con la Juventus: "Siamo tutti scossi per quello che è successo, siamo vicini al popolo francese. E' una guerra strana, perchè non sai cosa aspettarti a differenza della guerra in Jugoslavia. E' molto difficile, ma dobbiamo cercare di vivere tranquillamente e non farci prendere dal terrore, perchè è ciò che vogliono". Passano alla gara l’allenatore serbo dice: “Non siamo partiti come volevamo partire, ma da dopo la partita con il Napoli abbiamo avuto la media di più di 2 punti a partita e sono convinto che da qui alla fine del girone d'andata riusciremo a ripeterci. Poi nel girone di ritorno avremo tutti gli scontri diretti in casa escluso quello con il Napoli. Attorno al Milan c'è un'atmosfera un po' strana, quando perdiamo è una tragedia, se vinciamo potevamo fare meglio. Non è una partita che deve diventare una questione di vita o morte. Nelle ultime partite abbiamo avuto una media di 2,2 punti, più di noi hanno fatto solo Roma e Napoli. Mancano 7 partite al termine del girone d'andata e sono convinto che possiamo mantenere questa media, ma il nostro obiettivo è arrivare davanti a giugno. Il pareggio contro l'Atalanta è stato dipinto come una catastrofe, non mi sembra così. Certo, potevamo fare meglio. Al fischio finale sappiamo che qualunque risultato ci sarà, non sarà decisiva". Al Milan si chiede continuità: "Il vero Milan è quello che vedete tutte le settimane, entrambe le squadre. Noi dobbiamo cercare di trovare la continuità nelle prestazioni e nei risultati. Abbiamo fatto 11 punti nelle ultime 5 partite. Non sempre è possibile vincere, anche se potevamo fare sicuramente meglio contro l'Atalanta. Non rimprovero nulla ai miei ragazzi, perchè ci hanno provato. Non cerco scuse, ma abbiamo giocato senza 3 giocatori che erano fondamentali per noi. Non che abbiano fatto male chi li ha sostituiti, ma non avevano i 90 minuti nelle gambe. Nel secondo tempo ci è andata bene". Mihajlovic non è parso seccato per i complimenti fatti da Berlusconi all’Atalanta che aveva frenato i rossoneri prima della sosta: "Il nostro presidente è un decano di tutti i presidenti della Serie A. Lui è il più titolato per poter andare a fare i complimenti alla squadra avversaria. E' un bel gesto di fair play, che non mi dà alcun fastidio, anzi, è giusto che lo faccia. Il nostro obiettivo è cercare di farlo venire anche nel nostro a farci i complimenti". Quelli che sta prendendo Donnarumma: "Lui si troverà davanti un mito come Gigi, che potrebbe essere suo padre. Ha tutto da imparare da lui, oltre che il talento, la professionalità, il carattere e l'entusiasmo. Gigetto ha tutte le qualità per essere suo degno erede, ma per paragonarlo bisogna aspettare una decina d'anni. E' sveglio, è bravo, un ragazzo intelligente e sicuramente sarà il futuro del calcio italiano. Deve lavorare tanto e crescere, ma sta dimostrando di avere carattere e personalità". Infine una battuta su Honda: “Ha vinto con Singapore e con la Cambogia. Lui è sempre pronto, se no che Samurai sarebbe. Lo aspettiamo tutti".  

Tags: juventus milan mihajlovic jugoslavia Donnarumma

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