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Milan, Inzaghi: Sarebbe preoccupante essere perfetti già ora

07/11/2014 13:45

Milan, Inzaghi: Sarebbe preoccupante essere perfetti già ora |  Sport e Vai

Il bello (o il brutto) viene ora. Quando dopo la sbornia di complimenti Inzaghi dovrà dimostrare di saper reagire al primo vero momento difficile della stagione. Il ko interno del Milan col Palermo ha fatto sbriciolare fragili certezze e domani con la Samp è attesa una riscossa. Impegno durissimo, visto il momento sì dei doriani ma Inzaghi predica fiducia. E pazienza: “Ci vuole pazienza, se fossimo perfetti adesso sarebbe bello ma preoccupante. Col Palermo la voglia non è mai mancata. Dobbiamo migliorare degli aspetti: nei primi 20 minuti abbiamo avuto tre occasioni da gol e una loro. Se vai in vantaggio oggi staremmo parlando di una partita diversa. Non c'è stata una grande reazione. Ci può servire per migliorare questo aspetto, già da domani. Da domani ci sarà il Milan che c'è stato fino a poco tempo fa". Anche se mancheranno protagonisti importanti, come Alex, Abate e Muntari. Proprio Abate aveva parlato di umiiltà persa: "Non so a cosa si riferisse. Dopo il 2-0 siamo stati disordinati, ognuno voleva risolverla. Tutti ci tenevano a questa gara. Forse non eravamo pronti ad andare sotto il quel modo. Solo così si cresce e si impara. Quest'anno c'è un gruppo vero, fatto da grandi uomini. Lo spirito che ci anima è molto buono e mi lascia molto tranquillo". Inzaghi preferisce concentrarsi sulla crescita collettiva, più che sulla classifica: "A fine dicembre la guarderemo e faremo un punto della situazione. Altrimenti a ogni gara ci condizione. Ci deve condizionare l'aspetto tecnico. Questa squadra trarrà tesoro da domenica e che ci potrà servire per il futuro. Faremo una grande partita. La Samp? Hanno un grande spirito e un gran allenatore, un mio amico. Ci sono ottimi giocatori. Faccio i complimenti all'allenatore".

BUONI E CATTIVI - Poi il tecnico rossonero tira le orecchie a Menez: “Sotto di 2-0 ha pensato di risolverla da solo. Dobbiamo essere un gruppo. La nostra forza fino a qualche giorno fa è stato il gioco. Solo a Empoli siamo stati sotto di due gol. Può essere un motivo per crescere. Ci servirà per lezione. Il turnover lo sto utilizzando. Siete voi che dite che c'è qualcuno che non gioca. Chi è infortunato bisogna sostituirli. Siamo 28 non sarà facile accontentarli tutti". Dopo aver difeso la squadra dalle accuse di calo fisico ("Stiamo bene, forse abbiamo corso male. Abbiamo corso tanto ma male, quindi sembra che abbiamo corso poco. Non sono preoccupato") Inzaghi ha preso le parti anche di El Shaarawy e Torres: “I giocatori si valutano a fine anno, ma io giudico anche gli allenamenti. Faccio l'esempio di Crespo con Ancelotti, rimase due mesi senza segnare poi tutti sappiamo com'è andata a finire. Io guardo gli allenamenti, uno che da il massimo per me gioca. Le parole di Conte? Quello di Conte è un discorso motivazionale che fa bene. Le sue parole sono un monito per far bene. El Shaarawy e De Sciglio sono diventati grandi giocatori troppo in fretta, da loro ci si aspetta la luna. Ieri El Shaarawy doveva riposarsi, invece mi ha chiesto di allenarsi. Con questo atteggiamento tornerà presto a fare quello che ha sempre fatto. Credo anche in Torres e nel suo modo di lavorare. Ci vorrà solo pazienza. Viene da un periodo di inattività, ha bisogno di ritrovare il ritmo partita. Speriamo che ritrovi il gol già da domani".

Stefano Grandi     


Tags: sampdoria milan Palermo INZAGHI Menez abate

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