Milan, Inzaghi: Ci aspettano dieci finali

Meno dieci per tornare se non grandi almeno più in linea con le aspettative o meno dieci per l’addio triste? Pippo Inzaghi al futuro ha smesso di pensarci da tempo e si concentra sulla partita di domani col Palermo “la prima di 10 finali che ci aspettano”. Troppe volte ci si era illusi che una vittoria potesse aver guarito il Milan ma il tecnico ci spera ancora: “Dobbiamo dare seguito alla partita contro il Cagliari, abbiamo lavorato bene in questa sosta. A Palermo sarà un banco di prova importante. Loro hanno pochi segreti, giocano molto bene in casa, sono più aggressivi. Poi in attacco hanno Dybala e Vazquez che possono cambiare la partita. Il Palermo in casa ha battuto in Napoli e ha messo in diffcoltà la Juventus. Abbiamo preparato la partita per vincere". Le voci che vanno e vengono sulla possibile cessione della società non sembrano preoccuparlo: "Le voci sulla società non mi turbano, io penso solo alla squadra e al campo. Berlusconi è un grande presidente, Galliani è un grande dirigente. Io spero di regalare belle partite. Io e i giocatori siamo in una botta di ferro, non ci turba nulla, pensiamo solo a giocare e a vincere". Anche il suo possibile addio a fine stagione non lo turba: “Non ho bisogno di rassicurazioni, vado avanti per la mia strada con tranquillità. Voglio sdebitarmi con i tifosi per l'affetto che mi dimostrano. A fine stagione faremo le valutazioni con la società, ma di certo continuerò a fare questo mestiere che mi piace moltissimo. Io accetto le critiche però ogni tanto bisognerebbe scrivere anche cose positive, come Menez che non ha mai segnato così tanto. Spero che la squadra non sia influenzata dalle critiche". Pippo Inzaghi è stato l’ultimo 9 del Milan a fare bene, sembra quasi che ci sia una maledizione per il centravanti rossonero: "Menez ha fatto 15 gol e nessuno lo dice mai. Destro ha grande voglia, spero faccia un gol decisivo, ma a me va bene che segni chiunque. Io sono andato a vedere quanti palloni arrivavano a Destro alla Roma e sono simili a quelli che riceve qui. Ci auguriamo che faccia più gol e faremo di tutto per rendere al meglio. Con i terzini che spingono di più potrebbe avere più palloni". Domani mancherà Honda, il cui infortunio è più grave del previsto: “Dispiace molto per Honda, è importantissimo per noi, in Italia è sottovalutato Ci mancherà molto, pensavamo fosse una piccola distorsione e invece è qualcosa di più grave. Sul sostituto devo ancora decidere, in quel ruolo possono giocare Cerci, Suso e anche Bonaventura”. E a proposito di Cerci dice: “"Sono contento per come è entrato con il Cagliari, è stato decisivo sul rigore e poteva far segnare Pazzini. Ho tanti giocatori importanti in quel ruolo, sappiamo che con i cambi possiamo vincere le partite. Cerci l'ho voluto io, quindi non c'è nessuno problema". Poi il proclama, forse l’ultimo che gli è ancora consentito, numeri alla mano: “Dobbiamo avere la presunzione di poter vincere tutte le partite. Dobbiamo pensare a fare bene di partita in partita, se giochiamo come nelle ultime partite possiamo vincere più partite".