Milan, Inzaghi: Berlusconi farà bene del club, io spero di restare

Il suo esonero sembrava cosa fatta al fischio finale di mercoledì sera quando anche il Genoa aveva fatto piangere San Siro ma alla fine Pippo Inzaghi è ancora lì, al suo posto. Su quella panchina bollente di un club che sta cambiando pelle e proprietà. Un’incertezza a tutti i livelli che non ha giovato alla squadra rossonera, fuori da tutti gli obiettivi ma Inzaghi non ci sta ad alzare bandiera bianca: “Fino a quando ci sarò io la cosa più importante è dare tutto quello che abbiamo. Udine deve essere casuale, non si può perdere in quel modo. Ci sono dei cicli nella vita, noi siamo stati fortunati. Presto torneremo grandi. Ci sentiamo sotto esame, io per primo. Io darò sempre tutto me stesso, preparando ogni partita come se fosse una finale di Champions. La società non mi ha comunicato nulla, spero di andare avanti ancora per più di un anno. So cosa pensano di me Berlusconi e Galliani. Mi dispiace non ripagarli con i risultati, anche perché mi hanno dato molta fiducia. Io do sempre tutto, anche perché non voglio avere rimpianti". Sulla possibile cessione della società solo parole di circostanza: “Ha parlato il presidente. Mi allineo con quello che ha detto lui. Di ufficiale non c'è nulla. Sono abituato alla presidenza di Berlusconi, con lui ho vinto tutto. Qualsiasi decisione prenderà sarà quella per far tornare grande il Milan". Inzaghi vorrebbe regalargli una vittoria a Napoli: “L'augurio è di dare una svolta. Purtroppo vedo che c'è grande impegno: se non ci fosse sarebbe semplice cambiare la rotta. Non so cosa è successo dopo il derby. Siamo uomini, ognuno ha le proprie fasi. Facciamo fatica ad uscirci. C'è voglia di farsi vedere che possiamo fare un bel finale di stagione. C'è la fortuna di giocare subito domani. In casa il Napoli è la più forte. Sarà complicata. Giocare al San Paolo ci può solo giovare. Hanno avuto una battuta d'arresto. In Italia quando stacchi la spina, può batterti anche l'Empoli. Anche il Napoli troverà un Milan agguerrito". Mancherà Menez, squalificato per 4 turni: “Le due ammonizioni non c'erano, la reazione è stata sbagliata. E' giusto che paghi". Il ko col Genoa ancora brucia: “Abbiamo incassato le critiche giuste. La riposta è fare una grande gara domani, le parole servono a poco. Giocare al San Paolo può essere una bella cosa. Dobbiamo fare una bella partita. Se giochiamo col piglio giusto possiamo giocarcela. Sono curioso di vedere la reazione".