13/01/2017 13:39
Adriano Galliani si gode il magic moment del suo Milan e si toglie qualche sassolino della scarpa. L'amministratore delegato rossonero, che la nuova proprietà cinese vorrebbe sostituire appena completata l'acquisizione del club, a Tele Radio Stereo rivendica candidamente i suoi meriti: "Non potevo immaginare che si facesse così bene in questa stagione ma avevo grandi speranze, perché sapevo che la politica adottata dal presidente Berlusconi e dal sottoscritto poteva darci delle soddisfazioni".
Complimenti anche al tecnico, che ha plasmato un Milan coraggioso ed efficace: "In Montella abbiamo creduto, lo abbiamo aspettato, aveva una clausola e puntavamo su di lui. È stato un lungo corteggiamento ma volevamo lui e stiamo vedendo perché. Ha creato un clima ideale, sta lanciando i giovani, il Milan ha un'identità. Siamo contenti di avere fatto la scelta giusta". Nessuna paura della Juventus: "Nelle competizioni lunghe al momento è nettamente la più forte, negli scontri diretti abbiamo dimostrato che si può battere. Anche l'anno scorso, quando perdemmo in campionato, avevamo avuto delle opportunità per fare risultato".
Quanto al suo destino professionale "il Milan c'era prima di Adriano Galliani e ci sarà anche dopo Adriano Galliani. Due giorni fa è venuto a trovarmi in ufficio Altafini, che vinse da protagonista la Coppa dei Campioni. Io ero bambino e andai a vedere quella partita a Chiasso perché la trasmetteva solo la televisione svizzera. Ciò significa che il Milan già vinceva e continuerà a farlo anche quando non sarò più dirigente. Chiaro che fino a quel momento continuerò con passione e professionalità a fare questo lavoro. Ma il calcio italiano ha delle necessità, tra cui quella di cambiare strada, è inammissibile pensare di competere con chi come il Real Madrid del mio amico Florentino Perez può permettersi di spendere cifre per noi impensabili".
Tommaso Rizzo