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Milan, Berlusconi: Sogno una squadra tutta italiana

20/02/2016 15:24

Milan, Berlusconi: Sogno una squadra tutta italiana |  Sport e Vai

I grandi trionfi li ha ottenuti anche grazie a campioni stranieri, dagli olandesi Gullit-Rijkaard e Van Basten a Shevchenko passando per i vari Kakà, Ibra eccetera ma Silvio Berlusconi sogna di creare un Milan tutto italiano. Memore dello zoccolo duro dei vari Baresi, Maldini, Costacurta e Ancelotti, il presidente rossonero – nel giorno della festa dei 30 anni della sua presidenza – rivela: “Nel calcio come nella politica. Ci sono i cicli. Ora stiamo guardando avanti cercando di partire dai nostri giovani del vivaio. Ne abbiamo 6 in squadra. Ci piacerebbe mettere in campo una squadra totalmente italiana. Purtroppo ci sono dei problemi, perché per i tanti stranieri che ci sono sarà difficile da realizzare. Il Milan di adesso ha la possibilità di fare una formazione titolare di soli italiani in difesa. Abbiamo Donnarumma, tre terzini italiani, anche Calabria è stato chiamato dall'Under 21. In mezzo abbiamo Ely che ha passaporto italiano. In mediana abbiamo poli e Montolivo, Bonaventura, che io vedo dietro le punte. El Shaarawy non siamo riusciti a convincerlo a fare la punta. Poi abbiamo dovuto prendere il colombiano Bacca, straordinario killer dell'area di rigore. Ora abbiamo Adriano, magari lo adotta Galliani visto il nome. Balotelli ha preso un po' troppo sole ma è italiano. Questo è il punto rapido sul trentennale". Poi spazio a ricordi: "Quando arrivammo il calcio italiano era un calcio difensivo basato sul contropiede. Noi partendo dal concetto di scendere in campo padroni del campo e del giuoco mantenendo sempre il concetto di lealtà (quando parlai di lealtà tutti mi guardarono male). Questo è stato praticato per molti anni, anche se non si può sempre vincere. 30 anni, siamo vecchi eh Adriano? Però abbiamo avuto coraggio da vendere quando abbiamo deciso il 1 luglio dell'87 quando abbiamo portato tutti a Pomerio in un ritiro di 2 giorni spirituale in cui ho detto dobbiamo vincere campionato, coppa dei campioni e intercontientale l'anno successivo. Il programma per raggiungere questi traguardi è questo, compreso le proteine da non mangiare durante la partita. L'abbiamo fatto, è stato raggiunto il risultato previsto, e poi abbiamo intrapreso una carriera di tanti anni di successi con il bel gioco". Nessun rimpianto per i gioielli che il Milan non può più permettersi: "Non mi faccio di questi appetiti. I campioni che mi piacerebbero sono quelli del Barcellona e del Real Madrid, ma hanno delle quotazioni impossibil. Le quotazioni dei giocatori è un problema per tutti i club che non hanno soci che vengano dai paesi del petrolio. Sono entrati capitali enormi nel calcio da parte di soggetti che non hanno limiti di spesa. Per i vari giocatori si danno delle valutazioni fuori misura rispetto alla situazione economica". Poi uno sguardo al futuro: “Ci sono altre cose che mi piacerebbe vedere per esempio ho ancora la fissa che si giocassero le partite con il tempo effettivo come nel basket. Ci sono dei tempi che si perdono. Un giorno arriverà, perché è una cosa così ragionevole e con la tecnologia di oggi sarebbe fattibile. E poi c'è sempre la formula di una coppa dei campioni formata solo da club di un certo livello come fatturato e come capienza di stadio. Un altro campionato invece, fatto di squadre emergenti, per trovare anche loro un palcoscenico europeo" 

 


Tags: milan baresi berlusconi Donnarumma

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