Milan, Allegri: Kakà un campione, Balotelli deve fare meglio

Parla mentre a pochi chilometri da Milanello è in corso un vertice ad Arcore tra Berlusconi e Galliani ma Allegri fa tutti gli sforzi possibili per rimanere concentrato su quello che è di sua stretta pertinenza, ovvero il campo. Il suo Milan deve battere il Chievo domani per provare a mettere la testa fuori da una crisi strisciante e il tecnico rossonero dribbla tutti i temi extracalcistici (“Non commento quello che ho letto sulla società e non posso sapere dei temi discussi ad Arcore oggi. Posso dire che il Milan ha un buon organico, ma abbiamo avuto molti infortuni traumatici. Io insieme ai ragazzi dobbiamo solo pensare agli aspetti tecnici e tattici. Dobbiamo pensare di fare risultato, aspettando anche il rientro di chi è fuori”) e non fa fatica ad ammettere che gli manca El Shaarawy: “Per caratteristiche è un giocatore unico per questa squadra. Ha avuto questa fratturina al quarto metatarso, deve riprendere la preparazione non so se dopo la sosta o entro fine novembre”. Così come non ha problemi a spronare pubblicamente Balotelli: “Il rapporto tra me e Mario è buono, deve lavorare per trovare la condizione migliore. L’anno scorso è stato fondamentale, ma è salito su una macchina che viaggiava molto bene. Le ultime prestazione non sono state all’altezza, da lui mi aspetto molto come la società. Il Milan lo sta valorizzando, ha giocato praticamente sempre titolare, non c’è un caso ma deve trovare una forma ottimale per esprimere al meglio le sue qualità”.

L’ELOGIO DI KAKA’ - Il punto fermo ora non è più Supermario ma Kakà: :“Ricky sta facendo delle buone partite, tecnicamente è sopra la media. E’ un campione nel modo di essere e si sta prendendo delle responsabilità da campione. Lui conta molto dentro e fuori dal campo. Kakà è una punta o seconda punta e cercherò di farlo giocare nella sua posizione ideale così come per gli altri giocatori.  Sta bene mentalmente, a Barcellona ha giocato più nel suo ruolo ma come all’andata si mette sempre a disposizione per un sacrificio maggiore, ed è un esempio per tutti da questo punto di vista. In questo momento, mancando Stephan, bisogna un attimo lavorare in modo diverso”. Con Balotelli in crisi ci si aspetta di più anche da Matri: “Credo abbia fatto delle buone prestazioni all’inizio, lavorando per la squadra. E’ vero che ha sbagliato dei gol, a Parma è entrato e ha fatto gol, a Torino ha dato un buon pallone a Robinho. Gli manca qualche rete, ma ciò che gli chiedo lo sta facendo. Deve rimanere sereno e non deve sentire troppa responsabilità così come gli altri giocatori. Il maggior responsabile di tutto sono io”. In questo momento è difficile parlare di obiettivi: “Non guardo né all’Europa League né al terzo posto. Adesso dobbiamo tornare alla vittoria, l’obiettivo più vicino è quello di passare il turno di Champions. In campionato serve il ritorno alla vittoria”. 

Stefano Grandi