Mazzola ricorda il grande Torino e svela un retroscena sulla Juve

Il 4 maggio non è un giornale normale. Sandro Mazzola, ex calciatore e figlio di Valentino del Grande Torino, ricorda la tragedia di Superga nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Goal. Nel corso degli anni il calcio è cambiato al punto che lo stesso Mazzola sostiene che non ci sarà più una squadra come quella in cui ha giocato suo padre e in cui l’attaccamento alla maglia di un calciatore di fatto non esiste più.

Il 4 maggio per me non sarà mai un giorno normale, quella squadra era invincibile e non si è mai capito come mai fece quel viaggio. Credo sia impossibile rivedere un nuovo Grande Torino, è cambiato il mondo e il modo di giocare. Ormai dovrei dimenticarlo. Mertens? Per me deve rimanere a Napoli ma forse io appartengo a un calcio calcio. La Juve mi voleva, mandarono una macchina a prendere e mi proposero di adatte a giocare da loro. Io risposi che chi avrei dovuto pensare. Tornai a casa ma non parlavo e non mangiavo. Quando rivelai la proposta a mia madre mi rispose. Se vai da quelli lì, il tuo papà si rivolta nella tomba.