Martino: "Non sono Ct dell'Argentina solo per il mio rapporto con Messi"

Il Ct dell'Argentina Gerardo Martino ha ammesso in un'intervista al Clarin che il "gran problema" da risolvere ogni volta che fa le convocazioni è la "la quantità e la categoria dei giocatori da metà campo in avanti" e ha evitato di chiarire se porterà tutti in Cile nella prossima edizione della Coppa America, in programma a giugno. "Ho chiesto ai dirigenti federali se mi hanno offerto la panchina della Seleccion a causa del mio rapporto con Messi, che non è un valore aggiunto. Una cosa è se fosse stato un 'di più', un'altra invece se fosse stata la pietra angolare alla base della mia chiamata, ma mi hanno risposto di no. Se non ci avessi creduto, non ne avrei parlato". Quindi sulla grande abbondanza in attacco: "Se Tevez giocasse da 2, Higuain da 6 e Aguero da 9, avremmo una grande squadra", ha detto Martino. "Quando sarà ora, decideremo se portare tutti e tre. Tutto ciò che occorre è imparare a coesistere sapendo che alcuni giocheranno e altri no". Quanto a Tevez "è molto difficile che in Nazionale possa giocare a destra o a sinistra, come fa nella Juventus. Per me, dovrebbe giocare da centravanti. In altri ruoli la concorrenza è ancora più difficile, visto che ci sono Messi e Di Maria". L'obiettivo del tecnico albiceleste è "mettere insieme una buona squadra. Cercheremo di fare in modo che la palla raggiunga Messi, ma che non debba far tutto da solo. Se un giorno dovesse dribblare dieci giocatori, sarei il primo ad urlare. Ma l'idea è di fargli arrivare la palla perchè possa giocare sull'uno contro uno. Per questo ho bisogno che il resto della squadra collabori".  L'obiettivo in Cile sarà quello di rivincere un trofeo dopo 22 anni di digiuno: "Abbiamo i giocatori per fare qualcosa di buono. Proveremo a vincere, poi vedremo se ci saremo riusciti. Non è facile passare alla storia senza una vittoria, deve essere qualcosa di grande. L'obiettivo è che l'Argentina vinca la Coppa America".