Marelli spiega perché Orsato non arbitrerà finale Mondiali

Con un lungo post su Facebook Luca Marelli parla della designazione di Orsato come arbitro della gara inaugurale dei Mondiali e spiega

Non lo sento da oltre dieci anni. D'altronde non è possibile essere amici di tutti: chi è amico di tutti è semplicemente un ipocrita, perché è normale avere antipatie e simpatie, siamo esseri umani. Non nego nemmeno che qualche sua esternazione mi ha infastidito ma, giunti ad una certa età, taluni avvenimenti scivolano addosso.
Non avete ancora capito di chi parlo? Daniele Orsato è l'arbitro scelto per la partita inaugurale del Mondiale di Qatar 2022.
Una partita di non grandissimo richiamo, non certo un big match da cerchiare in rosso sul calendario delle gare in programma nella prima fase di questa competizione.

Nel passato recente la gara di apertura è sempre stata affidata ad arbitri di enorme spessore.
A titolo di esempio (e prendendo solo le ultime edizioni):
- nel 2006 venne scelto l'argentino Elizondo per Germania-Costarica. La finale Italia-Francia venne diretta dallo stesso Elizondo;
- nel 2010 Sudafrica-Messico fu diretta da Irmatov. Nome che non dirà un granché al grande pubblico ma, per almeno due edizioni, fu nella rosa degli arbitri papabili per la finale che non arrivò per una serie di motivi (anche per colpe sue, con direzioni di gara non certo impeccabili);
- nel 2014 fu il turno di Nishimura per Brasile-Croazia. Per il giapponese vale lo stesso di discorso di Irmatov: tra i favoriti alla vigilia della rassegna, offrì proprio nella gara d'esordio una prestazione terribile e venne superato da Rizzoli;
- nel 2018 Russia-Arabia Saudita venne affidata a Pitana che, un mese e mezzo dopo, tornò in campo per la finale tra Francia e Croazia.
Tutto ciò significa che Orsato sia il candidato più credibile per la finale? In realtà no.

E' vero, nelle edizioni del 1982 e del 1986 furono due brasiliani ad essere impegnati nell'appuntamento conclusivo (in Spagna Coelho per Italia-Germania, in Messico Arppi Filho per Argentina-Germania) ma stiamo parlando di un calcio completamente differente da quello attuale.
Più recentemente due arbitri italiani (2002 Collina in Corea del Sud/Giappone, Brasile-Germania, Rizzoli 2014 in Brasile, Argentina-Germania) e due argentini (il citato Elizondo in Germania 2006, Italia-Francia e Pitana, Russia 2018, Francia-Croazia) ma a distanza di 12 anni l'un dall'altro.
Dall'ultima finale italiana sono passati solo 8 anni, pertanto è complesso ipotizzare che possa ambire a quell'appuntamento. Strada chiusa? Chiaramente no e mi auguro di sbagliare completamente valutazione e di rallegrarmi per la scelta della nostra squadra per l'atto finale.
Detto ciò, la partita inaugurale è tutt'altro che una gara banale.
Per quanto siano certamente i Mondiali più discussi di sempre (diritti civili, morti sul lavoro, periodo di disputa, luogo scelto ecc.), è inutile pensare che non saranno visti in televisione: come sempre saranno miliardi i telespettatori complessivi.

A maggior ragione l'evento di apertura sarà seguito ampiamente nel mondo, a prescindere dall'importanza dello stesso.
Al di là del valore dell'arbitro (indiscutibile, nonostante qualche ovvio inciampo in una carriera lunghissima), è incredibile pensare che, all'inizio del suo percorso in Serie A e B mai avrebbe potuto pensare di raggiungere questi risultati in questo periodo della vita. Perché era scarso? Tutt'altro.
Per quanto Orsato abbia un carattere particolare, il suo talento emerse subito tanto che, in Serie C, si parlava di lui come un possibile crack.
E' vero, anche il sottoscritto era descritto in tal modo persino da Collina ma poi la vita segue strade tutte sue e scorre secondo un destino che spesso non dipende solo da personali pregi e difetti.

Il punto è che Orsato è capitato ai vertici della piramide arbitrale in un periodo particolarissimo ed è stato l'ultimo ad arrivare all'apice europeo, la categoria Elite, nella quale c'erano già Rizzoli, Tagliavento, Rocchi. In sostanza era il quarto di quattro e, facendo rapidi calcoli, non avrebbe avuto la possibilità di essere presente ad un grande evento internazionale (a meno di doppie selezioni nazionali che non si sono mai concretizzate): Rizzoli aveva tempo per un Mondiale (2014) ed un Europeo (2016), Rocchi per un Mondiale (2018), Orsato poteva al limite ambire all'Europeo 2020.
Ma, nella vita, un minimo di fortuna è fondamentale.

Giusto un paio di anni fa le norme sono state modificate per allinearsi a quelle internazionali (nella FIFA, per esempio, non esistono limiti di età da un decennio), adesso il limite è posto a 50 anni di età, motivo per cui per Orsato si sono aperte le porte non solo dei Mondiali ma paradossalmente anche quelle dell'Europeo, che si sarebbero chiuse con le vecchie norme a causa del rinvio, in un mondo squassato dalla pandemia.
La carriera di Orsato, secondo le vecchie norme, si sarebbe dovuta chiudere il 30 giugno 2021, a 45 anni.
Invece l'adeguamento delle norme interne a quelle internazionali gli ha consentito di vivere un Europeo (2021) ed un Mondiale (2022).
Di fatto, il sogno di ogni arbitro.
Solo fortuna?
Macché!
Orsato è un arbitro di qualità eccezionali e, come spesso capita, più apprezzato all'estero che in Italia. è ancora uno dei migliori in circolazione: riconosciuto, autorevole, preciso, tecnicamente di valore assoluto.

Certo, anche lui inciampa: l'Europeo 2021 non è stato certo un evento indimenticabile ed infatti Rosetti, dopo una pessima direzione in Ucraina-Svezia, lo ha rispedito a casa.
Ultimamente, invece, è parso in netto recupero: brillante nel derby di Roma, una corsa sciolta come non si vedeva da mesi, una precisione tecnica che non ha minimamente stupito...godiamoci l'ultimo grande evento di Orsato e poi cominciamo a sperare nel miracolo della finale.
Sarà difficile ma, in giro, non vedo fenomeni così tanto superiori al "nostro".
Buon Mondiale a tutti.