03/06/2021 09:32
Lui lo conosce bene, da giocatore prima - di cui è stato compagno alla Lazio - e da allenatore poi. Luca Marchegiani è pronto a mettere la mano sul fuoco su Simone Inzaghi, neo-tecnico dell'Inter, e a Tuttosport spiega le differenze con Conte
Conte pretende giocate canonizzate, dettate da quanto provato in settimana. Simone è meno schematico e ama variare molto nel proporre gioco: sfrutta bene le fasce ma sa palleggiare con le mezze ali, esprime velocità alternandola alla fisicità. Nella Lazio ha dimostrato di avere tantissime soluzioni, però ha allenato una squadra sola che è stata creata da lui. Io Simone lo seguo da quando allenava nelle giovanili e lui ha sempre avuto una capacità innata, ovvero saper valorizzare al meglio la rosa. Doti che, insieme alla padronanza della comunicazione, fanno di Inzaghi un allenatore da grande squadra, non avrà problemi a entrare in uno spogliatoio importante quale è quello dell’Inter, come non avrà problemi a dare seguito al lavoro di un allenatore che ha nella personalità una delle sue caratteristiche principali
La differenza rispetto a Roma è che
"il punto di partenza è diverso: gli verrà perdonato meno e dovrà mettere a frutto tutta l’esperienza che ha maturato fino ad ora".
Quello che manca, per caratteristiche, è sicuramente Milinkovic-Savic.
"Fondamentale perché, quando non riuscivano a essere pericolosi palla a terra, la alzavano su di lui e diventava tutta un’altra partita".