06/08/2020 08:18
Manolas sa come si fa. Come si manda a casa il Barcellona. Fu un suo gol allo scadere a regalare alla Roma il 3-0 nei quarti dopo l'1-4 dell'andata e chi meglio del difensore greco può spiegare come si ferma Messi? Alla Repubblica il centrale del Napoli ricorda quella sfida: "All'andata in Spagna finì 4-1 per il Barcellona. Risultato bugiardo, autoreti mia e di De Rossi. Ma ci rifacemmo all’Olimpico: la Roma vinse 3-0 e andò in semifinale, dominando. Il mio gol fu un’emozione pazzesca, indimenticabile. Ma la semifinale fu merito dell’intera squadra. La Roma giocò 90’ super e il mio gol fu il premio per il lavoro di tutti. Spingemmo insieme la palla in fondo alla rete. È stato il gol più importante della carrierama sono legato anche a quello che segnai al Torino, con la dedica per Davide Astori, un ragazzo speciale. Eravamo stati spesso compagni di stanza. Perdita terribile".
Manolas sa che il Barcellona è favorito anche stavolta: "Il vantaggio lo hanno loro: si riparte dall’1-1 del San Paolo. Ma non abbiamo dimenticato che all’andata meritavamo di vincere. Motivo in più per andare lì a giocarci le nostre possibilità. Il Camp Nou è uno stadio imponente, farà impressione pure vuoto. Il campo è largo, ideale per il loro gioco. Dovremo prendere subito le misure, eseguire gli ordini di Gattuso e stare sereni, perché l’aspetto mentale è decisivo".
Anche per Manolas lo spauracchio si chiama Messi, come si ferma? "Di squadra, senza temerne il talento. È lui il numero uno al mondo per qualità e intelligenza calcistica. Al San Paolo non brillò ma il Barcellona fece gol lo stesso al primo tiro. Con loro è così: non c’è solo Messi, basta distrarsi un attimo per essere puniti".