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Mancini: Tutti parlano di progetto ma in concreto nessuno lo fa

13/07/2016 16:24

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Con i nuovi proprietari cinesi ha parlato (“sì, ma c'è poco da dire”), dal mercato si aspetta ancora qualche regalo (“Metto in campo quelli che ho. Se ne ho due-tre muscolari, ovviamente metto loro. Se ho quelli di qualità metto loro”) e sa che anche quest'anno sarà caccia alla Juve. Roberto Mancini traccia un primo bilancio del ritiro dell'Inter tra qualche monosillabo e tante speranze: “La Juve si è rinforzata ti anche se hanno perso un grande giocatore come Morata. Al momento Juve sopra tutte le altre squadre. Il campionato italiano dovrebbe avere quattro squadre. La Serie A è uno dei più importanti al mondo e questa è un’incongruenza. Obiettivo è fare meglio dello scorso anno”. Poi una critica...ai critici: “Noi abbiamo fatto un ottimo campionato. Inizialmente criticavate gli acquisti della passata stagione, invece ora li cercano in tanti. Perisic lo avete criticato tutti, e ora lo vogliono in parecchi. Eder l’abbiamo preso mica per niente, a dicembre ci serviva e ha dimostrato agli Europei il suo valore. Abbiamo preso ottimi giocatori, non ci manca molto. Con me all’Inter hanno debuttato più di 40 giocatori. Chi è giovane e bravo con me gioca. La squadra ha bisogno di giovani che sono importanti per il futuro, ma anche esperti perché poi aiutano i giovani”. Però tiene banco il caso-Icardi, che il tecnico liquida senza preamboli (“Icardi si sta impegnando molto, le altre cose non riguardano me. Io non guardo nulla, non leggo i giornali, non sento le radio quindi mi interessa solamente quello che fa Mauro nel campo. E’ importante che faccia più di 20 gol, se si impegna seriamente nessuno io non ho problemi”) così come è sempre possibile l'addio di Jovetic: “Jovetic è un giocatore dell’Inter, si sta allenando bene. Non credo sia in partenza, non penso cosa possa accadere”. Due nomi ricorrono sul mercato: Gabriel Jesus e Joao Mario: “Gabriel è giovane e di grande prospettiva, se mantiene queste qualità può diventare un grande attaccante. Joao Mario è tipo Brozovic, può giocare in mezzo e anche all’esterno. Sono bravi, poi in Italia all’inizio hanno fatto fatica anche grandi campioni come Platini. Poi c'è Banega, ama svariare ovunque, parte seconda punta e viene anche basso a prendersi palla. E’ tatticamente anarchico, ha carattere e carisma”. Il malumore di Mancini evince dalle altre risposte, come quella relativa ai contratti: il suo e quello del ds Ausilio scadono tra un anno: Si parla spesso di progetto, ma non è sempre così. Io ho un contratto di un anno, non è semplice costruire qualcosa di importante, serve tempo. E’ una parola che hanno tutti in bocca in Italia, ma poi nel concreto non c’è”. Anche alla domanda se in quest'Inter considera qualcuno incedibile Mancini risponde infastidito: “Non lo so, dovreste farle alla società I giocatori base per me incedibili, il resto non lo so. Non posso rispondere a queste domande”.


Tags: mancini jovetic Icardi

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